Tragedia a scuola a Ruvo, psicologi pugliesi: "Dolore immane. Non più rimandabile dotare comunità di servizi previsti da legge"


BARI - Nella mattinata del primo dicembre si è consumata a Ruvo di Puglia una tragedia con la morte di un 14enne caduto dalla finestra del primo piano del liceo scientifico Tedone. I carabinieri al momento non escludono ipotesi ma quella più probabile sembra quella del gesto volontario.

"Il dolore che sta colpendo in queste ore la famiglia del giovanissimo, la comunità di provenienza e la comunità scolastica, è indescrivibile" scrive il presidente dell'Ordine degli psicologi pugliesi Vincenzo Gesualdo. "È una tragedia che ha sconvolto le tessere di un mosaico qual è la vita, scombinando qualsiasi disegno, sogno, progetto, relazione" prosegue il presidente. "Alla comunità sarà utile ora ritrovarsi nella quotidianità, questa tragedia cambierà radicalmente le relazioni”.

"Nelle scorse settimane abbiamo letto i dati del rapporto Unicef: in Europa si registrano tre suicidi al giorno di ragazzi di età minore. È un problema globale che dobbiamo affrontare con tutti gli strumenti a disposizione" prosegue Gesualdo. "Serve intervenire subito e attuare tutti i servizi previsti dalla legge in supporto alle fasce più giovani in primo luogo la psicologia scolastica già prevista dal 2009 nella regione Puglia , rivista nel 2019 e mai finanziata. Abbiamo richiesto agli organismi regionali di utilizzare dei fondi disponibili di circa 530.000 euro per il reclutamento straordinario di psicologi previsto dal D.L. 25 maggio 2021 n.73 ma purtroppo ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Quanto altro tempo le comunità, le comunità scolastiche e le famiglie dovranno ancora aspettare?”.

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