Andria, cane ucciso a morsi dal branco davanti al padrone


ANDRIA (BT) - Emergono dettagli agghiaccianti da un episodio gravissimo che, se non fosse stato per la divulgazione sulla rete di un meritorio sito web cittadino, sarebbe rimasto ignoto. Eppure si parla di sicurezza urbana, di sicurezza delle persone, degli animali e persino di salute pubblica. Neppure un segnale di solidarietà e vicinanza ai padroni della povera vittima, neppure una “diretta” per questo gravissimo episodio che ha lasciato, morto sul campo, uno splendido esemplare di husky aggredito, ferito mortalmente allo stomaco ed al collo da almeno otto cani randagi in branco.

Un episodio che nella città di Andria, ora, sta sollevando forte clamore mediatico e che sta interessando non solo i tanti volontari che quotidianamente, sopperendo spesso alle negligenze ed alle inadempienze degli Enti, danno tutto se stessi al servizio degli animali.

Proprio a proposito delle responsabilità e delle insensibilità istituzionali interviene oggi il Presidente dell’Associazione di Volontariato “Io Ci Sono!”, aderente al Forum Animalista Andria, Savino Montaruli, che dichiara: “Quel branco, anche quel branco, era più volte stato segnalato dai volontari alla Polizia Locale la quale, nei casi in specie, deve rapportarsi con la ASL per i relativi adempimenti. Stiamo verificando che fine abbiano fatto quelle segnalazioni e se abbiano avuto seguito".

"Sta di fatto - prosegue Montaruli - che la situazione del randagismo in città è drammatica, come ripetutamente segnalato alle Autorità, anche al Prefetto che su nostra sollecitazione è intervenuto mediante il suo ufficio di Barletta sollecitando il comune di Andria, sindaca, assessore alla Sicurezza e Comandante della Polizia Locale a dare seguito alla richiesta di riunione del Tavolo Tecnico Permanente già costituito ma non riunito nonostante la richiesta di “Io Ci SONO!” e Forum Animalista Andria dello scorso mese di ottobre. 

Non aver dato seguito a quella nostra richiesta di incontro proprio per parlare di randagismo e per esporre le nostre soluzioni ad un problema che pare interessi poco alle Istituzioni è un’aggravante ed oggi i poveri padroni di quel cane che passeggiava tranquillo nella Zona PIP di Andria ne piangono le conseguenze.

Nelle prossime ore, assimilati i dati e le informazioni raccolte, decideremo le azioni da intraprendere perché quanto accaduto ed il problema del randagismo in generale, nella città di Andria, non sia un problema sottaciuto o addirittura un compendio di omissioni pubbliche ma venga affrontato con serietà e soprattutto acclarando “chi deve fare” e “cosa deve fare”. 

Continuare nel balletto dello scaricabarile può salvare qualche coscienza ma di sicuro non salva le vittime che ora sono animali ma potrebbero essere anche delle persone. Poiché tutto questo si può evitare noi lavoriamo perché venga evitato, nel rispetto di tutti” – ha concluso il Presidente Montaruli di “Io Ci Sono!”.

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