'Sant’Antun maschr i sun', così riparte il Carnevale di Putignano

PUTIGNANO (BA) - Fra giri in calesse e mozzarelle benedette è stata aperta ufficialmente la stagione più allegra dell’anno, quella che da 628 anni fa da cornice al Carnevale di Putignano. Come da tradizione, ieri 17 gennaio 2021, si è celebrato nella città di Farinella il rito di “Santo antoun mascher e son”, accompagnato dalla benedizione della stalla e della mozzarella, nel giorno in cui la Chiesa festeggia Sant’Antonio Abate protettore degli animali.

La Fondazione Carnevale di Putignano e COPAGRI, con rappresentanti istituzionali e alcuni ospiti, si sono ritrovati presso Masseria La Grotta di Domenico Lagravinese, azienda di allevamento di cavalli murgesi e asini di Martina Franca che si trova nell’agro putignanese al confine con Gioia del Colle. Qui, alla benedizione della stalla e degli animali impartita dall’arciprete don Peppe Recchia, è seguito l’inatteso saluto dal cielo di due Eurofighter decollati dal vicino aeroporto militare. Il sacro e il profano che si incontrano nel più autentico spirito del carnevale.

Dopo la benedizione degli animali si è svolto il rituale scambio della mozzarella benedetta fra l’allevatore ospite ed il Presidente della Fondazione Carnevale di Putignano, Maurizio Verdolino. Si è siglato quindi nuovamente il sodalizio fra mondo rurale e Carnevale di Putignano. Un rito che vuole essere di speranza e di buon auspicio per il carnevale che entra nel vivo e per il futuro di uno dei settori produttivi più importanti a livello locale. Presenti all’appuntamento, oltre ai rappresenti della Fondazione Carnevale e della Copagri con il presidente locale Matteo Campanella ed il vice presidente nazionale Tommaso Battista, anche la Sindaca del Comune di Putignano Luciana Laera, l’Assessore Regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, il Sindaco di Sammichele di Bari Lorenzo Netti e alti rappresentanti del mondo militare: il Comandante dei Carabinieri Forestali Antonio Danilo Mostacchi e il Comandante del 36° Stormo Caccia dell’Aeronautica militare Emanuele Spigolon.

Maurizio Verdolino, Presidente della Fondazione Carnevale di Putignano, ha ringraziato i presenti della buona riuscita dell’evento che si è svolto all’aperto e nel rispetto dei protocolli antiCovid: “Questo incontro fra mondo agricolo e Fondazione è di buon auspicio per il nostro carnevale che quest’anno si trova a vivere ancora una volta una situazione di grande incertezza – ha evidenziato Verdolino – e l’augurio vale anche per il mondo agricolo e rurale da cui ha origine la storia del nostro carnevale. Ritrovarsi è quindi un’occasione preziosa per celebrare le nostre radici e guardare con fiducia al domani”.
La sindaca di Putignano, Luciana Laera, nel suo saluto istituzionale ha evidenziato: “Con la benedizione degli animali, anche quest’anno si è rinnovata la tradizione di Sant’Antonio Abate. Evento che lega il Carnevale di Putignano al mondo agricolo. Era importante per noi celebrare questo momento, anche se l'emergenza sanitaria non ci permetterà molto probabilmente di festeggiare il carnevale. Ma non dobbiamo dimenticare le nostre tradizioni e in questo caso anche le tante aziende agricole e zootecniche che sono delle vere e proprie eccellenze della nostra economia e del nostro territorio”.

L’incontro è stato anche occasione per un confronto sui temi cari al mondo agricolo e quindi alla zootecnia. L’Assessore regionale Pentassuglia ha garantito che “attenzione alla Xylella, buone pratiche agricole, benessere animale e rispetto della natura sono nella programmazione regionale”, annunciando poi che per quanto riguarda il prezzo del latte è sul tavolo anche un accordo che coinvolge la grande distribuzione.

Intanto, da questa settimana la Fondazione Carnevale di Putignano si prepara a festeggiare I Giovedì del Carnevale, giornate dedicate al mascheramento e dedicate in base al calendario a monsignori e preti, monache, vedove, donne sposate, i pazzi ed infine i cornuti. Fra due giorni tocca al “Giovedì dei preti” che sarà celebrato secondo una modalità alternativa a quella della festa di paese ma nel rispetto dello spirito satirico più autentico della tradizione.

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