L’uscita dell’Addolorata dal Santuario di Sant’Antonio di Bari dà inizio ai riti della Settimana Santa

VITTORIO POLITO - I riti della Settimana Santa barese iniziano il Venerdì precedente la Domenica delle Palme, detto anche di Passione, con la solenne processione della Vergine Addolorata in uscita alle ore 10 dal Santuario di Sant’Antonio di Bari per snodarsi lungo le vie della città fermandosi durante il percorso in alcune chiese del centro storico di Bari.

«Il mistero della Passione di Gesù e del dolore di Maria - scrive Anna Maria Tripputi - è uno degli eventi evangelici che si sono maggiormente radicati e diffusi nella devozione popolare, dando luogo a particolari esercizi di pietà e ad una memoria liturgica che ha interessato sia la Chiesa d’Oriente che quella di Occidente. Lo straziante dolore della Madre che sembra cullare, come quando era bambino, il corpo sanguinante del Figlio appena deposto dalla croce è diventato, nell’immaginario collettivo, il prototipo di una universale materna sofferenza che non ha confini spaziali o temporali».

L’Addolorata, accompagnata dai fedeli e dalle bande che intonano musiche sacre e marce funebri, se ne va fra la gente che piange, con il fazzoletto bianco fra le mani ed il suo abito nero che rendono ancor più struggente il dolore.

Con l’occasione ricordo qualche notizia sulla storia del Convento-Parrocchia che ospita l’Addolorata. I padri Francescani vennero a Bari nel XVII secolo ed iniziarono la costruzione del Convento e della Chiesa nell’anno 1617 terminando i lavori nel 1622. In seguito al terremoto del 1831, per le gravi lesioni riportate, la chiesa crollò nel 1834. Negli anni 1836-1839 la chiesa venne riedificata ed ampliata e dedicata a Sant’Antonio di Padova. Nel 1866, in seguito alle disposizioni relative alla soppressione degli ordini religiosi, il Convento fu occupato dalla truppe garibaldine ed adibito a caserma. Nel 1887 nella Chiesa venne eretta la Vicaria Capitolare con il titolo di Sant’Antonio, rimasta in funzione fino al 1930. In quel periodo in tutto il quartiere non c’era alcuna chiesa secolare da destinare a parrocchia.


Nel 1956 l’Arcivescovo di Bari, Enrico Nicodemo, istituì una nuova Parrocchia e la Chiesa di Sant’Antonio divenne per la prima volta parrocchia, retta da padre Bernardo Elia.

Nel 1987 la zona absidale è stata dotata di un bellissimo Crocifisso ligneo del 1600 che la domina ed ai fianchi i mosaici che rappresentano i quattro evangelisti. Nel 1995 la grande statua in gesso di Sant’Antonio viene collocata nel vecchio Battistero, divenuto “Cappella del Santo”.

Il Santuario di Sant’Antonio ha ospitato fin dal 1925 la Pia Associazione di Sant’Antonio ed il 19 marzo 1931 fu dichiarata dall’arcivescovo Augusto Curi “Confraternita di Maria SS. della Pietà e di Sant’Antonio” e dal 10 gennaio 1962 elevata ad Arciconfraternita.

Nell’anno 2011, per iniziativa e sotto la guida di padre Giammaria Apollonio, parroco pro-tempore, la Chiesa è stata totalmente restaurata, tornando così a nuovo splendore.

L’8 dicembre 2015 la Chiesa di Sant’Antonio da Padova di Bari è stata elevata, dall’Arcivescovo di Bari-Bitonto, Monsignor Francesco Cacucci, al rango di Santuario.

Attualmente il Santuario è retto da padre Vito Dipinto.

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