“Servono altre armi per rompere l’assedio a Mariupol”. Biden: "Pronto ad andare a Kiev"

(Seneline/Shutterstock)
KIEV – L’Ucraina ha bisogno di più armi. E subito, per rompere l’assedio di Mariupol. Lo dichiara il ministro degli Esteri del Paese Dmytro Kuleba. Come abbiamo riportato – dice la Bbc – ci sono segnali crescenti che la Russia potrebbe essere sul punto di catturare completamente Mariupol. La città portuale meridionale ha subito attacchi devastanti dall’inizio della guerra.

"Mariupol è in una situazione disperata. Stiamo facendo tutto il possibile per sostenere i civili e i difensori”, ha aggiunto Kuleba.

“Ma per rompere l’assedio di Mariupol e salvarli abbiamo bisogno di più armi e stiamo lavorando con i nostri partner per ottenerle”, ha aggiunto. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden mercoledì ha promesso 800 milioni di dollari in più (609 milioni di sterline) in assistenza militare all’Ucraina.

Parlando della necessità di più armi, Kuleba ha continuato: “Se l’Ucraina non ottiene le armi necessarie entro pochi giorni, anziché poche settimane, significherà che più civili saranno uccisi, più atrocità commesse e più villaggi e città ucraine rovinati a causa dell’offensiva russa”.

Il presidente americano Joe Biden è "pronto ad andare in Ucraina". Lo ha detto il presidente Usa rispondendo ad una domanda dei giornalisti.

Biden aveva appena detto che l'amministrazione sta valutando se inviare un alto funzionario a Kiev e i giornalisti gli hanno chiesto: "Chi manderete?".

Il presidente ha risposto: "Siete pronti voi ad andare?". Uno di loro ha quindi ribattuto: 'E lei?". "Sì", ha risposto Biden.
 

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