Il sindaco di Mariupol: "L'evacuazione dei civili dall'acciaieria è molto difficile"

(Oleksii Synelnykov/Shutterstock)
KIEV - Il primo cittadino della città sul Mar d'Azov parla delle operazioni in corso per trarre in salvo i civili dallo stabilimento siderurgico.

“Abbiamo tirato fuori oltre 100 persone dai rifugi anti bomba e si stanno dirigendo verso il territorio controllato dall’Ucraina. Stiamo aspettando che le truppe russe ci permettano di farlo”, ha dichiarato il sindaco alla Tv ucraina, riferendosi alle persone uscite ieri da Azovstal, riferisce la Cnn.

“Il processo di evacuazione sta avvenendo a livello molto alto, con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la vice premier Iryna Vereshchuk. Voglio sottolinearlo, è molto difficile”, ha proseguito il sindaco. Per quanto riguarda i militari asserragliati nell’impianto, la loro evacuazione “è una procedura separata con un processo di negoziato separato”. 

Boichenko ha anche sostenuto che chi lascia Mariupol deve sottoporsi alle “umilianti procedure” dei cosiddetti centri di ’filtraggio’. “In media la gente aspetta un mese per questo filtraggio umiliante. Vediamo un calo del flusso della gente che arriva in Ucraina. Il motivo è che i russi creano motivi per impedirglielo”. Secondo le sue accuse, in questi centri “gli uomini sono messi in detenzione e torturati. La gente viene tenuta senza cibo per due giorni o più, costretta a dormire in piedi”.

Intanto, il primo ministro indiano Modi dice: "Nessuno uscirà vincitore da questa guerra. Noi siamo dalla parte della pace".

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