29 giugno '82: 2-1 all'Argentina e l'Italia svoltò nel "Mundial"


NICOLA ZUCCARO
- Martedì 29 giugno 1982. Alle ore 17.15. l'Italia debutta al Sarrià di Barcellona, dove affronta l'Argentina nella prima gara della seconda fase a gironi del Mondiale di Spagna. La selezione albi-celeste, confermando gran parte dell'organico vincitore la Coppa del Mondo conquistata nel 1978 nella rassegna organizzata dalla stessa nazione sudamericana, nel schierare il giovane Diego Armando Maradona (quale temibile novità per l'undici di Bearzot), resta la squadra da battere al cospetto di un'Italia apparsa poco convincente per il gioco espresso nella prima fase di Spagna '82. 

Ma il campo, stravolgerà nettamente il pronostico della vigilia che dava gli azzurri già fuori dalla rassegna. A confermarlo sarà lo 0-0 che chiuderà il primo tempo caratterizzato dal tatticismo e dal gioco falloso praticato da entrambe le squadre e nel corso del quale inizierà l'epico duello tra il difensore italiano Claudio Gentile e l'attaccante argentino Maradona. 

Nella seconda frazione, la gara cambierà volto all'11' con il vantaggio dell'Italia. L'1-0 nascerà dallo scambio della palla tra Antognoni e Tardelli che in prossimità dell'area avversaria, scaglierà preciso diagonale da lontano che batterà Filliol. Sotto di una rete, l'Argentina tenta in tutti i modi di pareggiare e di conseguenza, l'Italia soffrirà fino al 23', quando passa nuovamente in vantaggio con Cabrini.

Il terzino azzurro riconquista la sfera respinta da Filliol su tiro di Conti e realizza la rete del raddoppio italiano con un gran goal sotto la traversa. Sul 2-0 per l'Italia, gli argentini tornano all'attacco e al 38' accorciano le distanze. La punizione concessa per un fallo di Marini su Olguin e violentemente calciata da Passarella, ingannerà Zoff che era dall'altra parte della porta. 

Sul 2-1, gli azzurri riprenderanno ad attaccare fino al triplice fischio della gara che segnerà per l'Italia, la svolta vincente nel "Mundial" dopo i pareggi per 0-0 con la Polonia e di 1-1 con Perù e Camerun.

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