La Bce ha in studio un nuovo scudo anti-spread

(MichaelM/Pixabay)
La Banca centrale europea sta studiando uno scudo anti-spread per contrastare l'allargamento del differenziale dei titoli di Stato. "Oggi abbiamo deciso di attivare la flessibilità nell'attività di reinvestimento e abbiamo chiesto ai nostri comitati di lavora in maniera accelerata sul concepimento di nuovo strumenti per contrastare la frammentazione nel caso in cui il reinvestimento non bastasse. Per cui nel caso in cui il reinvestimento non bastasse state tranquilli, siamo pronti". Così Klaas Knot, componente del consiglio direttivo della Bce e presidente della Nederlandsche Bank, intervenendo a Young Factor.

La prima linea di difesa della Bce contro i rischi di frammentazione finanziaria evidenziati dagli spread sono i reinvestimenti del programma pandemico Pepp, ha detto Knot, secondo cui la decisione del Consiglio della Bce, convocato stamani in emergenza, di chiedere agli uffici tecnici un'accelerazione su uno strumento anti-spread serve per avere opzioni nel caso in cui il programma pandemico non basti.

La Bce ha incaricato gli uffici tecnici di "accelerare il completamento di un nuovo strumento anti-frammentazione" da sottoporre poi al Consiglio direttivo. Lo comunica la Bce dopo la riunione d'emergenza per l'allarme spread.

Intanto la Fed dà il via libera al maggiore rialzo dei tassi di interesse dal 1994 per cercare di temperare un'inflazione schizzata ai massimi da 40 anni.

La banca centrale alza il costo del denaro dello 0,75% portandolo in una forchetta fra l'1,50 e l'1,75%.

E prevede che alla fine dell'anno i tassi saranno intorno al 3,4%, lasciando così intravedere una serie di rialzi aggressivi a tutte le riunioni.

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