Ostuni. Fenailp: il vice presidente nazionale Cosimo Lubes chiede la revoca delle ordinanze n°109-110-111 del 5 luglio


OSTUNI (BR)
- La Fenailp tramite il vice presidente nazionale Cosimo Lubes chiede la revoca delle ordinanze n°109-110-111 del 5 luglio scorso adottate dal Comune di Ostuni.

"Ci siamo attivati lo stesso giorno con la federazione turismo Fenailp rappresentata da Eugenio Santomanco e Vincenzo Argentiero e il comitato nato nei giorni scorsi, ma siamo anche pronti per una petizione popolare. Ci vuole una mediazione – afferma Lubes -su ogni questione amministrativa e trovare il necessario equilibrio tra le giuste rivendicazioni degli abitanti dei luoghi in cui si svolge la movida e la volontà dei giovani e dei meno giovani di poter trascorrere ore di divertimento, perché Ostuni è caratterizzata per questo: viene visitata da centinaia di turisti anche in tarda serata per trascorrere nei locali il loro tempo di vacanza".
L'Ordinanza n°109 prescrive l'utilizzo delle emissioni sonore sino all'1 in settimana ed alle 2 nel fine settimana lungo la costa, sino a mezzanotte in settimana e sino all'1 nel centro urbano e nelle zone rurali. Queste prescrizioni si applicheranno dal 6 luglio al 30 settembre, la violazione comporterà sanzioni amministrative che possono arrivare alla chiusura per tre giorni dell'attività per due violazioni accertate.
L'Ordinanza n°110 vieta dal 6 luglio al 30 settembre, dalle 2 alle 6 del mattino, la somministrazione e la vendita, anche d'asporto, di bevande alcoliche e superalcoliche prevedendo una sanzione che va dai 500 ai 5000 euro.
L'Ordinanza n°111 vieta, sempre dal 6 luglio al 30 settembre, dall'01 alle 05 del mattino, la vendita di prodotti di gastronomia pronti per il consumo immediato da parte degli esercizi del settore alimentare ed artigianale.
"Queste tre ordinanze sono una risposta sbagliata ad un problema che esiste. Nel centro storico ed in tante zone della città esistono maleducati, incivili, che si ubriacano, si drogano, urlano, litigano, vomitano, defecano ed urinano nei pressi delle abitazioni di ignari ed incolpevoli cittadini. Non si possono – ritiene Lubes- penalizzare gli operatori commerciali, titolari di bar, pizzerie, pub, ristoranti, creperie, gelaterie, che già hanno attraversato anni terribili per la pandemia ma anche economica, con costi elevatissimi, un coprifuoco che adesso debbono subire, a stagione estiva iniziata, questi provvedimenti causeranno gravi danni economici alle loro aziende ma anche conseguenze per tutti coloro che lavorano nei pubblici esercizi, e personale di supporto, che rischieranno di rimanere senza lavoro». «Il problema della sicurezza va affrontato – sottolinea il vicepresidente della Fenailp - potenziando la presenza sul territorio di tutte le forze dell'ordine presenti sul nostro territorio, magari costituendo delle convenzioni con aziende di sicurezza private che possano pattugliare le zone più sensibili, non certamente facendo fallire tante piccole e medie imprese». «Queste ordinanze faranno scegliere altre realtà non molto lontane per divertirsi, con l'aumento di altri rischi, questo è un ulteriore danno a questa città che già attraversa il periodo più difficile della sua storia, e già ha dato i suoi effetti negativi in termini economici alle attività, oltre al danno anche la beffa. Pertanto – conclude Lubes - chiediamo a nome della Fenailp alla Commissione Straordinaria: che revochi le Ordinanze n 109,110,111 del 5 luglio scorso e convochi le associazioni di categoria per individuare, insieme, delle soluzioni che permettano a tutte le attività di continuare a lavorare per il sostentamento delle loro famiglie. Purtroppo già nel primo week end abbiamo registrato i primi danni economici alle attività, anche in relazione alla poca chiarezza che emerge nelle ordinanze".

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