Accordo tra Azione, +Europa e Pd: così andranno alle elezioni

ROMA - Dopo giorni di tensione, i tre partiti trovano la quadra e annunciano la stipula di un accordo per andare uniti alle elezioni del prossimo 25 settembre.

In conferenza stampa, Letta, Calenda e Della Vedova si dicono soddisfatti del compromesso raggiunto.

L'intesa prevede che la totalità dei candidati nei collegi uninominali della coalizione verrà suddivisa tra Democratici e Progressisti e Azione/+Europa nella misura del 70% (Partito Democratico) e 30% (+Europa/Azione), scomputando dal totale dei collegi quelli che verranno attribuiti alle altre liste dell'alleanza elettorale. Questo rapporto verrà applicato alle diverse fasce di collegi che verranno indentificati di comune intesa. Le parti si impegnano a chiedere che il tempo di parola attribuito alla coalizione nelle trasmissioni televisive sia ripartito nelle stesse percentuali applicate ai collegi. Lo si legge nel testo dell'accordo sottoscritto oggi.
"Un momento per annunciare che a seguito di un incontro con delegazioni dei due partiti abbiamo siglato una intesa, che riteniamo molto importante, un patto elettorale, all'interno di un accordo più largo con altre componenti a nostro avviso fondamentali per essere vincenti nei confronti della destra", ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa alla Camera. "Non è immaginabile - ha attaccato il leader Dem - che il Paese dopo Draghi passi al governo delle destre o guidato da Giorgia Meloni. Dopo Draghi l'Italia ha bisogno di una esperienza di governo che porti avanti programmi che hanno avuto grande successo".

Per il Pd all'incontro hanno partecipato anche le capigruppo di Camera e Senato, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, e il coordinatore della segreteria, Marco Meloni. Per Più Europa ci sono Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi.

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