Bologna 2 agosto '80: la strage dei mandanti ignoti


NICOLA ZUCCARO
- Alle ore 10.25 di sabato 2 agosto 1980 una valigetta contenente un ordigno di fabbricazione militare, secondo quanto rilevato dai periti, esplode nella sala d'attesa della stazione ferroviaria di Bologna. La violenta deflagrazione, non da subito accostata ad un attentato terroristico ma all'esplosione di una caldaia, provoca 85 morti e 200 feriti. 

Per l'efferato atto, che segnò l'apice della stagione eversiva di matrice neofascista, furono condannati come esecutori, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e nel 2007 Luigi Corradini (all'epoca minorenne), nel 2020 Gilberto Cavallini e il 6 aprile 2022, dalla Corte d'Assise di Bologna, Paolo Bellini all'ergastolo e con isolamento diurno. 

Pur con queste sentenze, a 42 anni di distanza, i mandanti della strage restano ancora parzialmente ignoti.

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