Arpal, Amati: “Molte stranezze e informazioni mancanti, in mega agenzia da 1500 dipendenti. Grazie Pellegrini”


BARI - “Molte le stranezze e le informazioni mancanti nella ricognizione sullo stato dell’organizzazione dell’Agenzia Arpal. A cominciare da una stretta personalizzazione tra DG e gran parte della dirigenza, manifestasi in modo sintomatico dalla seguente stranezza: il ricorso contro il verbale di passaggio delle funzioni era notificato nello stesso momento in cui si stava firmando il verbale. Come si poteva definire incentrata sul buon andamento e sull’imparzialità un’agenzia che produce queste stranezze". Così in una nota il consigliere regionale Fabiano Amati.

Amati prosegue: "Inoltre: l’organigramma del 2019 conosciuto dalla Regione non è lo stesso di adesso, condito da una proliferazione di postazioni dirigenziali, organizzate attorno al potere assoluto del DG.

Ancora: non si conoscono il numero dei formatori, considerato che hanno un costo di 600mila euro mensili e che l’intento iniziale e datato di tale finanziamento era di natura sociale, ossia accompagnare alla pensione il personale.

Infine: non si sa ancora se il dirigente del personale poteva o meno ricevere la funzione, in base alle norme sull’ incompatibilità di tale incarico con le cariche politiche.

L’attività di ricognizione andrà ovviamente avanti e nel frattempo ringrazio il Direttore del dipartimento Silvia Pellegrini per l’impegno e la determinazione nello svolgimento dell’incarico.

Speriamo di poter mettere fine al più presto a questa vicenda, riportando alla normalità l’attività dell’agenzia”, conclude Amati.

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