Rai Storia ricorda Rita Levi Montalcini



ROMA - Il 30 dicembre 2012 scompariva la grande scienziata italiana, premio Nobel per la Medicina nel 1986 e poi senatrice a vita, Rita Levi Montalcini: una donna che Rai Teche e Rai Storia ricordano con alcuni programmi che l’hanno vista protagonista. In particolare, Rai Teche propone su RaiPlay, a partire da venerdì 30 dicembre, l’antologia di materiali d’archivio “Rita Levi Montalcini: il coraggio di conoscere”. Tra i materiali più preziosi, la trasmissione “Orizzonti della scienza” del 1966, in cui la scienziata racconta dal laboratorio le ricerche che avrebbero portato a perfezionare la grande scoperta del fattore di crescita. C’è, poi, il servizio di Antonio Donat-Cattin “Il futuro del cervello” che documenta la consegna a Levi Montalcini del Premio Saint Vincent 1980 per la ricerca nelle scienze mediche. Nell’intervista successiva, la scienziata parla della disparità di genere nel campo delle scienze, affermando che scienza e natura non fanno distinzioni fra uomo e donna. L’antologia si chiude con il Tg1 del 13 ottobre 1986 in cui Rita Levi Montalcini, in studio, commenta l’assegnazione del Premio Nobel per la Medicina con Angela Buttiglione, alla quale racconta la dedizione agli studi che le consentì di proseguire le ricerche anche dopo l’allontanamento forzato dall’Università per via dell’introduzione delle leggi razziali del 1938. 

Il ricordo di Rai Storia, invece, è affidato alla puntata di “Italiani”, in onda sabato 31 dicembre alle 16.00 con il documentario firmato da Brigida Gullo che ripercorre – attraverso immagini di repertorio, testimonianze familiari e le sue stesse parole - la strada che ha portato Rita Levi Montalcini a raggiungere grandissimi traguardi. Un percorso che ha avuto inizio con la sua infanzia, nella Torino dei primi del Novecento, per poi svilupparsi lungo tutto il secolo, e oltre, tra ricerche condotte negli Stati Uniti e in Italia, fino alla consacrazione del Nobel.


 

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