Arianna, quella statua di sale in mezzo al mare

FRANCESCO GRECO - Quella statua di sale cristallizza nell’attesa, che da millenni aspetta su un’isola greca, è un enigma che ci tormenta da sempre, una sciarada che non riusciamo a sciogliere.

Perché Teseo l’ha illusa? Lei era innamorata, lo ha aiutato a entrare nel labirinto delle nostre coscienze ove c’è un mostro, il Minotauro (fratello delle Principessa), nato dalla passione incontenibile della Regina di Creta, Pasifae, per un aitante toro bianco che Minosse non ha voluto sacrificare, suscitando la vendetta della dea.

Mostrarlo sarebbe devastante per gli equilibri del regno minoico. Non resta che nasconderlo in un labirinto inventato, nei sotterrai, dal geniale Dedalo (lo stesso dell’espediente della vacca di legno per eccitare la bestia e dentro cui è nascosta la lussuriosa Pasifae).

Si ciba di carne umana. Fresca e giovane, ogni anno un sacrificio di quattordici ateniesi. Teseo è in procinto di accomodarsi sul trono. Giunge nell’isola mescolato alla brigata che dovrà placare la fame dell’immonda creatura e decide di sciogliere il nodo gordiano: la affronterà. Arianna è solidale, se ne innamora, si ribella al patriarcato: e intanto immagina il suo futuro di Regina.

Finita l’operazione, la nave di Teseo riparte, fa sosta su un’isola per riposare. Il giorno dopo il principe riparte col suo equipaggio: ha dimenticato Arianna? L’ha lasciata lì di proposito perché sarebbe stata un intralcio ai suoi piani? E perché non torna a riprenderla?

In “Arianna”, Sonzogno, Venezia 2022, pp. 368, euro 18,00, ottima traduzione di Ginevra Lamberti, Jennifer Saint (coltiva la mitologia greca sin da bambina) ci porta sui luoghi degli accadimenti e dei misteri. Li sfiora, ci fa respirare l’aria di nobiltà e potere. Il mito nelle sue infinite declinazioni. E lo restituisce intonso ai lettori che verranno con una koinè superba, commuovente.

Un mondo dove uomini e dèi interagiscono, vivono accomunati dalle medesime passioni (e infatti Arianna sposerà Dioniso e sarà la sorella Fedra invece a diventare moglie di Teseo, ma…), sono vulnerabili, facili all’ira e all’eros.

Con Jennifer Saint e Madeline Miller, il mito dunque rivive dal punto di vista delle donne, troppo a lungo tenute ai margini. Un modo intelligente di rifondarlo e rilanciarlo nel nostro tempo.

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