Unico dipendente pedinato da un investigatore, Cassazione annulla licenziamento

Sweetlouise/Pixabay

BARI - Era l'unico dipendente pedinato da un investigatore privato e successivamente è stato licenziato dal suo datore di lavoro. Tuttavia, la Corte di Cassazione, con ordinanza 2606/2023 depositata il 27 gennaio 2023, ha stabilito che, trattandosi dell'unico dipendente ad aver ricevuto tale trattamento, il suo licenziamento è nullo perché posto in essere un comportamento discriminatorio.

Il dipendente, impegnato nel sindacato, ha dimostrato di aver ricevuto un trattamento meno favorevole rispetto ad altri soggetti in condizioni analoghe, ma senza responsabilità sindacali.

La società, inoltre, non aveva dimostrato il motivo di tali accertamenti investigativi in quanto non vi erano anomalie o incongruenze nell'orario di lavoro o nei rimborsi spese per disciplinare il licenziamento. Alla base solo il fatto che uno degli ex lavoratori dell'azienda, legato al sindacato dove era delegato il dipendente, si fosse suicidato, lasciando un messaggio diretto all'azienda.

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