“Vi parliamo dalla Patagonia argentina…”, il viaggio intorno al mondo di Lidia e Tom


FRANCESCO GRECO -
“In questo momento siamo sull’autobus che ci sta portando dalla Patagonia argentina a quella cilena…”. Le parole arrivano chiare sull’onda della chat. All’altro capo del mondo, Lidia Blandolino (da Tricase, Lecce) e Tom Vasseur, dall’Olanda. Il viaggio è cominciato a ottobre del 2022, dovrebbe – condizionale più che mai d’obbligo - finire ad agosto 2023.

E’ la materializzazione di un sogno accarezzato a lungo: per anni, euro dopo euro, hanno messo i risparmi nel salvadanaio e nell’autunno scorso si sono decisi a partire senza alcuna mèta predestinata, viaggi organizzati, bypassando agenzie e tour operator.

(Ghiacciaio Perito Moreno, Patagonia argentina)

DOMANDA: Vogliamo dire subito del background del vostro viaggio intorno al mondo?

RISPOSTA: “L’idea è nata un pò come un sogno qualche anno fa, parlandone fra di noi, ma senza crederci veramente che poi l’avremmo fatto nella realtà”.

D. E quindi avete iniziato a metter via i soldini come fanno i bambini?

R. “Sapevamo di aver bisogno di mettere da parte un po’ di soldi, e che quindi ci serviva più tempo. Poi è arrivata la pandemia, che ci ha fatto accantonare l’idea, ma allo stesso tempo, essendo stati fortunati, e non avendo perso il lavoro, ci ha permesso di mettere da parte qualcosa più velocemente”.

D. Poi però le restrizioni si sono allentate, e a quel punto…

R. “Quando si è cominciato a vedere la luce, con la fine dei morti quotidiani e delle restrizioni, avevamo sicuramente più voglia di prima di partire e girare il mondo, stanchi come tutti di stare chiusi in casa e quindi abbiamo cominciato a parlare seriamente e a capire quando e come avremmo potuto farlo, e da lì abbiamo iniziato a programmare e decidere che sì, finalmente saremmo partiti”.

(Teotihuacàn, Messico)
D. Come avete deciso i posti da vedere?

R. “Le tappe sono state decise un po’ sulla base dei gusti che uno o l’altra avessimo particolare voglia di visitare e scoprire un pò in base alla vicinanza geografica tra i Paesi, per cercare di fare un percorso con un senso (anche se totalmente non ce l’ha nemmeno adesso) e anche in base alle stagioni e al clima, tentando il più possibile di arrivare in un Paese nel momento sbagliato. Ovviamente, neanche questo è totalmente evitabile, infatti abbiamo visitato la Costa Rica nella stagione delle piogge e ci siamo beccati un po’ di lunghi temporali”.

D. Tenete un diario quotidiano?

R. “Io e Tom teniamo entrambi un diario, anche se non ci scriviamo tutti i giorni, e magari al ritorno, rileggendoci, ci aiuteranno a vedere cose che sul momento non vediamo con chiarezza, chissà…”.

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