Il farmacista, il suo Santo protettore e la preghiera

VITTORIO POLITO - Il farmaco è un composto chimico che può essere somministrato a persone ed animali come ausilio alla diagnosi, al trattamento o alla prevenzione di una malattia o per alleviarne dolori e sofferenze.

La farmacia è la branca delle scienze biologiche che studia la preparazione, le modalità di somministrazione, la posologia cioè l’utilizzazione dei diversi principi terapeutici.

Il farmacista è un professionista laureato che esercita l’attività di preparare e vendere medicinali, oggi si direbbe esattamente il contrario e cioè vendere e preparare i farmaci dal momento che la maggior parte dei medicinali è fornito bell’è pronto dalle case farmaceutiche, mentre il farmacista prepara solo alcuni farmaci cosiddetti galenici ed è prezioso per i consigli che elargisce.

Per preparazioni galeniche si intendono i medicinali preparati dal farmacista nell’apposito laboratorio, secondo le indicazioni ed i metodi del medico greco Claudio Galeno (129-201). Da qualche tempo a questa parte il farmacista si occupa anche della preparazione di prodotti galenici veterinari, cioè destinati agli animali piccoli o grandi, sempre su ricetta medica.

Perché preferire un farmaco galenico a quello di produzione industriale? È presto detto: il farmaco galenico consente al farmacista di “tarare” il medicinale sulle specifiche esigenze del paziente o quando in commercio non sono già disponibili. Il prodotto galenico permette anche di preparare medicinali difficilmente reperibili o non più commercializzati.

Ed ora vediamo chi protegge i farmacisti.

Il protettore dei farmacisti è San Giovanni Leonardi (1541-1609), che a soli 26 anni esercita la professione di farmacista. Nel 1574 fonda la famiglia religiosa dei “Chierici regolari della Madre di Dio” e diventa protagonista della riforma cattolica. Papa Clemente VIII lo manda a riordinare congregazioni religiose e riformare monasteri. Viene proclamato Santo dal Papa Pio XI nel 1938.

Piero Uroda, autore della preghiera del farmacista, presidente dell’Unione Farmacisti Cattolici Italiani e difensore del rigore morale della professione, scomparso nel 2022, si preoccupava sempre degli altri, particolarmente dei giovani, prede di questo mondo desacralizzato. Mostrò coraggio numerose volte ed era persona cara e molto creativa. Sua è la Preghiera, che segue, e che ho voluto tradurre liberamente in dialetto barese.

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