BARI - "In questi giorni ho chiesto un’interrogazione urgente all’Assessore alla Sanità Rocco Palese, sulla grave criticità che il Servizio Emergenza Urgenza del 118 sta attraversando, con particolare riferimento alla mancanza del medico a bordo del 118. Il malato che chiama il 118 si aspetta che a soccorrerlo sia un medico o un infermiere. Personale, preparato a intervenire per gestite l’emergenza attribuita. Le maggiori difficoltà d’organico riguardano l’Asl di Taranto, la quale può contare solo su 23 medici a fronte dei 60 previsti nell’organico regionale, costretta per le tre aree di riferimento a ridurre di un terzo le ambulanze mike (si passa da 9 a 3), anche se nella dotazione complessiva c’è stato un incremento a 4 mezzi, passando da 18 a 22, ma con l’inserimento di 12 ambulanze con solo infermiere a bordo". Così il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani).
"Questo - prosegue Scalera - comporta la presenza a bordo delle ambulanze semplicemente di soccorritori, volontari o persone che hanno seguito corsi certificati di rianimazione, la cui attività è mirabile e lusinghiera ma che sconta la oggettiva difficoltà del compimento di manovre necessarie per salvare vite umane, per esempio intubare, o somministrare farmaci salvavita, con la inevitabile perdita di vite umane che, diversamente avrebbero potuto essere salvate. Tutto questo associato anche, alle lunghissime attese cui i pazienti sono costretti prima di poter essere visitati al Pronto Soccorso Ospedaliero, in considerazione di patologie a cui può essere attribuito il carattere o meno di gravità, solo con la visita del sanitario".
"Ho interrogato l’assessore per capire lo stato dell’arte in ordine alla prevista rivalutazione del Comitato tecnico entro il 15.10.2022 e le azioni che sono state intraprese o che saranno varate a breve per fronteggiare la riferita imponente criticità della medicina d’urgenza 118 e se la revisione del provvedimento adottato con deliberazione della Giunta Regionale n.1083 del 27.7.2022 di riorganizzazione temporanea del servizio 118, possa garantire un più efficace intervento della medicina d’urgenza", conclude Scalera.
"Questo - prosegue Scalera - comporta la presenza a bordo delle ambulanze semplicemente di soccorritori, volontari o persone che hanno seguito corsi certificati di rianimazione, la cui attività è mirabile e lusinghiera ma che sconta la oggettiva difficoltà del compimento di manovre necessarie per salvare vite umane, per esempio intubare, o somministrare farmaci salvavita, con la inevitabile perdita di vite umane che, diversamente avrebbero potuto essere salvate. Tutto questo associato anche, alle lunghissime attese cui i pazienti sono costretti prima di poter essere visitati al Pronto Soccorso Ospedaliero, in considerazione di patologie a cui può essere attribuito il carattere o meno di gravità, solo con la visita del sanitario".
"Ho interrogato l’assessore per capire lo stato dell’arte in ordine alla prevista rivalutazione del Comitato tecnico entro il 15.10.2022 e le azioni che sono state intraprese o che saranno varate a breve per fronteggiare la riferita imponente criticità della medicina d’urgenza 118 e se la revisione del provvedimento adottato con deliberazione della Giunta Regionale n.1083 del 27.7.2022 di riorganizzazione temporanea del servizio 118, possa garantire un più efficace intervento della medicina d’urgenza", conclude Scalera.