Amedeo Preziosi canta l'amore nel nuovo singolo 'Vorrei': ''La mia generazione ha paura di crescere''

MILANO - Artista e fenomeno del web, Amedeo Preziosi regala ai suoi fan una nuova hit. 'Vorrei' è il nuovo singolo pubblicato per Doom Entertainment/Sony Music Italia, in cui racconta la storia di un ragazzo e una ragazza che hanno perduto l’amore travolgente che un tempo li legava. 

Le parole sono quelle di un giovane che non vuole arrendersi, che non accetta la fine di un rapporto importante e che all’orgoglio preferisce i sentimenti. Un inno alla speranza e alla certezza che certi amori sono così speciali da poter superare anche i momenti più bui. Un pezzo intimo ed emozionante che fa scoprire un nuovo lato della sua personalità.

Amedeo Preziosi ha già dato prova del suo talento musicale con le hit “Scusate per il Disagio” (2017), certificato disco d’oro, che ha totalizzato oltre 9 milioni di stream e 35 milioni di visualizzazioni su YouTube. Seguita nel 2021 da “Range Rover“ e “Liberty City“ rispettivamente con 4,7 milioni e 3 milioni di stream”.

Cosa Rappresenta per te “Vorrei”?

Vorrei è un brano al quale sono particolarmente legato perché rappresenta ciò che sono, vivo nel passato, vivo di ricordi belli o brutti che siano, mi affeziono molto alle persone che hanno fatto parte della mia vita e quando le nostre strade si dividono faccio molta fatica a farmene una ragione, è un brano che ho cantato urlando tutto il mio dolore.

Com’è nata la collaborazione con il produttore Francesco “Katoo” Catitti?

La mia agenzia “Doom Entertainment” mi ha indirizzato verso Katoo e gliene sono molto grato per questo, anche se la sua fama lo ha preceduto, lo conoscevo già di nome per tutti i pezzi fantastici che ha prodotto. Ci siamo ritrovati un giorno in uno studio e appena sentita l’idea di top line che avrei voluto realizzare per “Vorrei” mi è sembrato subito entusiasta e ci siamo messi al lavoro. Mi sono sentito onorato a lavorare con lui perché lo reputo una vera e propria star in ambito discografico, spero vivamente di avere la possibilità di collaborarci di nuovo.

Qual è il messaggio che vuoi far arrivare con la tua musica?

Sono una persona molto emotiva e quando ascolto una canzone mi piace lasciarmi trascinare dalle emozioni, spero che sia così anche per chi mi ascolta perché il mio scopo è proprio far emozionare. Io trasformo le mie emozioni in musica e spero che chi mi ascolta riesca a fare il processo inverso. La musica può esprimere gioia, rabbia, dolore, malinconia, dei sentimenti che tutti abbiamo in comune, la musica ci unisce e credo che il peso delle emozioni sia più leggero se portato tutti insieme.

Quando hai iniziato a realizzare i primi contenuti su Youtube?

I miei primi contenuti su Youtube risalgono a ben 13 anni fa. Ho aperto il mio canale nel Maggio del 2010, ero un ragazzino di appena 14 anni che amava (ed ama ancora) far scoprire lati di sé stesso agli altri. Ho aperto il mio canale Youtube nel periodo più brutto della mia vita e forse è stato proprio questo a incentivarmi a dare sempre di più, volevo portare gioia nella vita degli altri perché quando si conosce la vera sofferenza, si fa di tutto per far si che gli altri non la scoprano mai.

Com’è il tuo rapporto con i fan e cosa ti scrivono?

Ho un rapporto stupendo con i miei fan, hanno sempre parole meravigliose per me e ne sono lusingato. Una cosa che apprezzo tantissimo è che quando i ragazzi mi riconoscono per strada difficilmente si scattano una foto e se ne vanno, la maggior parte delle volte il telefono non pensano neanche a tirarlo fuori, mi abbracciano e mi dicono che li rendo felici e non c’è ricompensa migliore.

Come vedi la tua generazione?

La mia generazione ha i suoi lati positivi e negativi come ogni generazione. Siamo nati alla fine del millennio, siamo nati insieme a internet e alle nuove tecnologie, alcuni di noi hanno saputo sfruttare al meglio l’inizio di questa nuova era, molti altri miei coetanei purtroppo invece vivono ancora con una certa ansia verso il futuro (cosa di cui un po’ soffro anche io). Ci sentiamo ancora dei ragazzini anche se ormai non lo siamo più, abbiamo un po’ paura di crescere e ci sentiamo sempre più vecchi, non ci rassegneremo mai ad abbandonare il nostro status da teenager per cedere il posto alle nuove generazioni, io dico ancora a tutti di avere 22 anni.

Ti piacerebbe fare tv?

Dipende sempre da che tipo di televisione si intende, la tv non la guardo molto, anche se alcuni nuovi programmi sembrano promettenti. Davanti alle telecamere credo che sarei un po’ impacciato all’inizio, ma mi adatto velocemente. Tutto sommato credo che si, mi piacerebbe.

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