Bari, clownterapia al Giovanni XXIII con i ragazzi del penitenziario minorile

BARI - Un sorriso per ridare speranza. Ai bambini ricoverati all’ospedale pediatrico Giovanni XIII di Bari e ai ragazzi dell’Istituto Penitenziario Minorile Fornelli di Bari che quel sorriso hanno imparato a donarlo con giochi e sketch da veri clown. È l’esito del progetto “Il sorriso dentro” del Rotary Club Bari Mediterraneo che oggi alle 14 conclude il service dedicato ai ragazzi detenuti nel penitenziario minorile di Bari, con uno spettacolo tra le corsie dell’ospedale pediatrico.

Dopo aver appreso con il corso le tecniche base, i ragazzi che usufruiranno del permesso premio concesso dai giudici, insieme ad alcuni soci del Club, che sono allo stesso tempo anche Clown, e con i Clown dell’Associazione di Clownterapia Teniamoci per Mano Onlus Distretto Bari, svolgeranno nei vari reparti una vera e propria clownterapia portando così un sorriso ai bambini ricoverati.

“Accogliamo sempre con grande piacere i contributi che arrivano dalle associazioni e realtà cittadine in favore dei nostri piccoli pazienti – spiega il direttore del presidio ospedaliero Giovanni XXII di Bari, Livio Melpignano – questo progetto è due volte significativo perché coinvolge altri minori in un’attività di recupero attivo e reinserimento sociale. Siamo grati a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto e continueremo a promuovere iniziative volte a migliorare la vita dei più piccoli".

“Lo scopo principale del Rotary - dichiara il Presidente del Club per l’anno rotariano 2022-2023 dottor Paolo d’Ambrosio - è fare Service per migliorare le condizioni di vita della comunità e per il bene degli altri. Con questo Service in particolare di cui sono veramente molto orgoglioso e che possiamo definire di animazione culturale, ricreativa e teatrale, ma soprattutto con l’esperienza diretta a contatto con chi soffre, speriamo di aver attivato un ulteriore processo di responsabilizzazione e maturazione e aver contribuito alla crescita armonica, fisica e psicologica di questi ragazzi che purtroppo hanno commesso degli errori e li aiuti a un rinserimento nella società più consapevole e sereno”.

Il progetto è iniziato lo scorso gennaio con il Corso Base di Clownterapia grazie alla grande sensibilità mostrata dal direttore Nicola Petruzzelli e dalle dottoresse Angela La Fortezza e Alba Montoliva che credono molto nel percorso volto al recupero del minore e che le pene non possono essere contrarie al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione dei condannati.

Il corso, con i vari moduli di Yoga della Risata, Gibberish, improvvisazione ed esercizi basati sul qui ed ora, si è tenuto nel teatro interno dell’istituto di pena e ha visto la partecipazione di 10 ragazzi accuratamente selezionati ed è stato tenuto dal formatore del settore Rodolfo Matto. Durante le intere giornate c’è stato l’attivo coinvolgimento di alcuni rotariani del Club che, non solo hanno coadiuvato il formatore, ma hanno anche vissuto in pieno con i ragazzi le diverse fasi della giornata fino a condividerne i vari momenti di pausa, ma soprattutto di convivialità a pranzo seduti tutti insieme intorno alla stessa tavola.

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