Esternalizzazione servizio cucina casa di cura 'Carlo Fiorino Hospital', i sindacati chiedono chiarezza

TARANTO - Il 29 maggio scorso si è tenuto presso gli uffici amministrativi della Casa di Cura “CF HOSPITAL” di Taranto un tavolo di concertazione sindacale, alla presenza delle OO.SS di categoria di CGIL CISL e UIL e dell’Amministratore Delegato dott. Giuseppe Straziota, per discutere dell’esternalizzazione del servizio cucina della suddetta Casa di Cura. Così le Segreterie territoriali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL.

Era noto da tempo alle scriventi Segreterie Territoriali - prosegue la nota - che la struttura stesse attraversando non poche difficoltà economiche, al punto da ricorrere allo strumento legale del concordato preventivo, per evitare la liquidazione giudiziale e realizzare in questo modo, il rientro della considerevole esposizione debitoria, ancora in via di definizione. E’ altresì doveroso ricordare come in più circostanze le scriventi OO.SS abbiano evidenziato le diverse criticità presenti all’interno della Casa di Cura, tanto da richiedere lo scorso 2 novembre 2022, l’intervento dell’Ill.mo Sig. Prefetto di Taranto, per esperire alla procedura di raffreddamento e conciliazione ai sensi delle leggi n. 146/1990 e n. 83/2000, al fine di vigilare sull’andamento della riorganizzazione del lavoro, il piano industriale e le paventate esternalizzazioni di alcuni servizi. In tale circostanza, furono fornite da parte datoriale rassicurazioni sul futuro della Casa di Cura, garantendo altresì il massimo confronto tra le parti. In considerazione di quanto premesso, i Segretari di FPCGIL, CISLFP e UILFPL rispettivamente Cosimo Sardelli, Flavia Ciracì e Giovanni Maldarizzi, all’indomani dell’ultimo tavolo negoziale del 29 maggio scorso, hanno deciso di convocare il 6 giugno prossimo un’assemblea sindacale delle lavoratrici e lavoratori della Casa di Cura, per valutare le opportune iniziative di mobilitazione che si dovessero rendere necessarie e per le quali gli stessi lavoratori dovranno dare mandato a procedere. Si era certi che per i lavoratori coinvolti ci potesse essere un’altra opportunità che non fosse esclusivamente quella del licenziamento senza prospettive occupazionali, poiché esso rappresenta un atto pregiudizievole per il futuro degli stessi. In più occasioni era stato chiesto il diritto di precedenza presso la Ditta appaltatrice del Sevizio Cucina, con il mantenimento dei livelli salariali ed eventuali percorsi di esodo per i lavoratori prossimi alla pensione, al fine di evitare una crisi sociale. Rispetto alle suddette richieste, si attende ancora un riscontro da parte datoriale, in assenza del quale si attiveranno tutti i percorsi previsti dalle normative vigenti. Oggi unica certezza è che quattro lavoratori sono a casa senza lavoro!

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