Arpa Taranto, Perrini: 'Carenza di personale dovuta anche alla mancata valorizzazione di lavoratori che vanno via. Stea intervenga'

BARI - “L’Agenzia regionale per l’Ambiente (Arpa), nel territorio di Taranto, svolge una funzione fondamentale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente. Eppure, ci sono tantissimi lavoratori che, pur avendo maturato da tempo i requisiti richiesti dalla legge, non vengono stabilizzati. Non solo: da diversi anni si assiste al trasferimento di personale verso altri enti e mansioni. Ci sono numerosi casi di dimissioni volontarie per un lavoro più qualificante per il proprio titolo di studio. Tra queste figure, come ben noto, vi è quella del ‘Tecnico della Prevenzione’, personale laureato che in Arpa Puglia viene impiegato in attività di campionamento delle matrici ambientali e che, per questo, si vede troppo spesso epitetare come ‘prelevatore’mo ‘campionatore’. Un caso emblematico in tal senso si realizzerà a breve proprio a Taranto: tre unità passeranno alla più anelata Asl del territorio; un altro paio si aggiungeranno. Ad oggi, quindi, all’Arpa di Taranto restano in forze solo 18 unità a fronte di un fabbisogno di 146 lavoratori. Sarebbe quantomeno opportuno che la Giunta regionale e l’assessore al Personale, Giovanni Stea, tenga debitamente conto di questa situazione, in vista della redazione del nuovo Piano triennale dei fabbisogni del personale 2024-2026. È per questo motivo che ho chiesto l’audizione dell’assessore, per conoscere quali azioni intenda adottare per dotare la struttura dell’Arpa ionica di personale qualificato ad adempiere ai tanti e importanti compiti e fare chiarezza su un tema di interesse pubblico molto sentito”. Così in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini.

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