'Ho vinto il Festival di Sanremo', il libro di Nico Donvito e Marco Rettani: un viaggio emozionante nella kermesse più amata d'Italia

''Ho vinto il Festival di Sanremo'' è il nuovo libro che porta la firma del giornalista e scrittore milanese Nico Donvito e dell'autore e discografico Marco Rettani,  un'immersione nella kermesse più amata e attesa dai grandi appassionati del Festival che, quest'anno, ha chiuso con il 74,1% di share.

Con l’introduzione di Amadeus, il libro conduce il lettore in un viaggio sonoro ed emozionante che attraversa la storia del Festival, catturando l'anima di un Paese in costante trasformazione. Sanremo non è solo uno spettacolo, è il riflesso vibrante di una nazione che canta la propria storia attraverso la musica.

Il libro offre una panoramica completa e dettagliata delle edizioni menzionate dai vincitori, da Diodato a Ermal Meta, Francesco Gabbani e molti altri. Un vero e proprio schedario, arricchito da immagini e dettagli e dalle classifiche complete di ogni edizione, che permettono di comprendere non solo il vincitore, ma anche i piazzamenti e le performance degli altri partecipanti. Ogni nota, ogni parola, diventa un tassello di un mosaico che riflette la vita, i sogni e le speranze di questi talenti. Nico Donvito ci racconta la nascita di 'Ho vinto il Festival di Sanremo'.

Quando è nata l’idea di realizzare questo libro?

E' nata circa un annetto e mezzo fa, mentre stavamo ultimando il nostro precedente libro insieme, dal titolo "Canzoni nel cassetto". Avevamo voglia di realizzare un volume dedicato al Festival, essendo entrambi appassionati di questa rassegna. Così ci siamo concentrati su una narrazione dedicata ai vincitori che abbiamo invitato uno per uno. Arrivati a quota 30 capitoli ci siamo fermati, ma dobbiamo ammettere che tutti i protagonisti presenti sono stati felici di esserci, cosa che abbiamo cercato di evidenziare in ogni racconto. 

Quanto il Festival di Sanremo è specchio di una nazione sfaccettata come l'Italia?

Totalmente, sin dalla ricostruzione postbellica fino ad arrivare al boom economico. Guarda caso il decennio più buio è stato quello che combaciò con gli anni di piombo, per poi rinascere e riscoprirsi nazional popolare nelle successive decadi, fino ad arrivare ai giorni nostri. Di sicuro ci sono state edizioni meno riuscite, probabilmente quelle che sono risultate anacronistiche rispetto ai tempi. Oggi il Festival gode del proprio passato, ma vive nel suo presente strizzando un occhio al futuro.


Qual è la chiave del Festival che ha permesso, anno dopo anno e generazione dopo generazione, di non essere mai 'vecchio'?

Il rinnovamento, il fatto che ci fossero amministrazioni diverse, patron e direttori artistici che si sono avvicendati in questi 74 anni. Pensiamo viceversa alle rassegne che hanno chiuso i battenti, da Canzonissima al Cantagiro, fino ad arrivare al più recente Festivalbar. Sanremo deve adattarsi al linguaggio contemporaneo e deve attirare il pubblico giovane, questo il segreto del successo di Amadeus, che ci onora della sua introduzione nel libro e che, da buon radiofonico, ha intuito la chiave giusta e ha apportato le dovute intuizioni.

Marco Rettani, autore e discografico

Un parere su quest'edizione? 

E' stata un'edizione ricca di belle canzoni e di artisti di livello molto alto, naturalmente non sono mancate le polemiche proprio sul verdetto finale. Questo dimostra che l'idea del libro era giusta e che forse ci avevamo visto lungo, perchè il messaggio che abbiamo voluto lanciare tra le pagine di "Ho vinto il Festival di Sanremo" è più personale che celebrativo. Si può vincere in vari modi, non per forza portandosi a casa la statuetta del leoncino con la palma. Angelina Mango ha meritato la vittoria, Geolier ha fatto un ottimo Festival, così come tanti altri. Sarà il tempo poi a confermare o a ribaltare completamente questo risultato, proprio come accade da ben 74 anni.

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