'Però, com’era bella la Pasqua dei Nonni...'. Un concorso a Salve



FRANCESCO GRECO
- Con l’imposizione delle Sacre Ceneri (“Memento mori!”), è iniziata la Quaresima. Un periodo dell’anno liturgico di intensa spiritualità, che propone suggestive simbologie e che da profani resisteremo alla tentazione di spiegarle, non avendo gli strumenti adatti.

Una domanda però ce la poniamo: com’era la Pasqua di ieri, quella che si definisce anche “dei Nonni”? Prima che il consumismo affollasse di colombe gli scaffali dei centri commerciali già a Carnevale? Sicuramente più vera e vissuta con quell’ingenuità premessa di felicità.

Se lo chiese anche la studiosa e ricercatrice di Salve (Lecce) Lina Corciulo nelle sue appassionate ricognizioni presso le fonti orali. Mise insieme le notizie della gente che incontrava, il realistico racconto è nel suo libro “Le radici nel cuore” (2023). Parliamo al passato perché purtroppo la cara Lina non è più fra noi dal 2021.

Il tribute affettuoso della sua comunità si è sostanziato nella dedica della Biblioteca Comunale a Lina da parte del Comune (dove lei lavorava). Ma il marito, il medico Pasquale Ortenzio, ha recuperato i suoi copiosi materiali e li sta ordinando.

E a proposito dei riti e i miti pubblici, privati, religiosi e gastronomici legati alla Pasqua, ha preparato un articolato progetto che tramite l’Istituto Lina Corciulo Associazione per lo studio, la ricerca e la promozione della Storia e le tradizioni del territorio (info: 3389981742 – email: ISTITUTO.LINACORCIULO@GMAIL.COM. Biblioteca Comunale: 0833-520550, email: biblioteca@comune.salve.le.it) propone ai giovani dei territori. In pratica studenti e non devono “intervistare” i nonni sulla Pasqua dei loro tempi. Sostengono il concorso l’assessorato alla Cultura, le scuole, le associazioni cittadine, “Salve nosciu” di Neuchatel, le Parrocchie di Salve, Ruggiano, Morciano di Leuca, Barbarano del Capo e Patù.

“Mossa da un amore sconfinato per la sua terra – premette Ortenzio - sostenuta da una grande passione per lo studio e la ricerca, Lina aveva iniziato un percorso di riscoperta della storia e delle tradizioni del paese, con la convinzione che essere coscienti delle proprie comuni radici renda più solida e civile la vita di una comunità”.

Perchè Lina iniziò il lavoro di ricerca casa per casa?

“Il suo desiderio era quello di condividere le sue conoscenze con quanti avevano il suo stesso interesse; la sua più grande aspirazione era che il suo lavoro potesse essere di stimolo per le generazioni future nello scavare sempre più a fondo nella memoria e far sì che la nostra storia metta radici sempre più salde nel cuore. Questo progetto vuole essere un passo nella direzione da lei auspicata”.

Quali sono le finalità dell’idea?

“Ci si propone di raggiungere tre obiettivi: 1- Favorire il ritorno al dialogo fra i più giovani e i nonni o gli anziani; potrebbe essere questa una occasione per ridurre di qualche ora la dipendenza dei ragazzi dal cellulare. 2- Coinvolgere i più vecchi, farli “sentire” ancora parte attiva della vita famigliare, alleviando la loro solitudine e risvegliando in loro ricordi e emozioni. 3- Per tutti i cittadini: rispolverare, riscoprire o scoprire, rivivere abitudini, tradizioni, momenti di vita di tempi passati, ricostruire pezzi di storia e rinsaldare le radici”.

Parliamo del progetto entrando nel vivo e illustrandone le articolazioni?

“E’ presentato sotto forma di un concorso indirizzato a bambini, ragazzi e giovani che abbiano i nonni o altri soggetti anziani ai quali rivolgere domande su abitudini, riti, credenze, tradizioni culinarie e religiose, preparazioni e addobbi, tutto quanto caratterizzasse ai loro tempi il periodo pasquale. Più in particolare: come veniva vissuta la Quaresima e i giorni della Settimana Santa, i preparativi, la domenica delle Palme, la Resurrezione, cosa caratterizzava il pranzo pasquale, la Pasquetta. L’intento è anche di sollecitare negli anziani il ricordo di quanto a loro tramandato dai nonni, andando così sempre più indietro nel tempo e sempre più a fondo nella memoria.

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