Bari, nel 750° Anniversario della morte di San Tommaso d’Aquino conferenza di Mons. Forte in Basilica

LIVALCA - Giovedì 7 marzo, alle ore 17.00, presso la Basilica di San Nicola sua Ecc.za Rev.ma Mons. Bruno FORTE, Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto, terrà una conferenza avente per tema “SAN TOMMASO D’AQUINO: TEOLOGIA, VITA SPIRITUALE E MINISTERO APOSTOLICO”.

San Tommaso d’Aquino, nato ad Aquino, precisamente nel castello di Roccasecca in provincia di Frosinone - ecco per cui alcune biografie parlano di Roccasecca come luogo in cui è venuto al mondo, che dista pochissimo da Aquino - nel 1225, morto il 7 marzo del 1274 nell’abbazia cisterciense di Fossanova, comune di Priverno in provincia di Latina, è un filosofo e teologo medievale. Prima di entrare nell’ordine dei domenicani studiò a Napoli e fu discepolo di Pietro de Hibernia, ma già nel 1252, grazie alla ‘raccomandazione’ di Alberto Magno, entrò all’Università di Parigi, dove nonostante avesse solo 27 anni, tenne dei corsi sulla Sacra Scrittura nella veste di ‘baccelliere in teologia”. Nel 1257, con l’intercessione di papa Alessandro IV, ottenne il triennio di insegnamento, al cui termine rientrò in Italia dove la Curia pontificia gli affidò l’insegnamento della teologia a Anagni, Viterbo e Orvieto.

Nel 1269 lo ritroviamo a Parigi proprio nel periodo in cui vi era una polemica poco amichevole con gli averroisti - coloro che seguendo Averroè davano una interpretazione di Aristotele ritenuta poco compatibile con il dogma cristiano - e fece del suo meglio per contrastare Sigieri di Bramante, ritenuto il più convinto rappresentante latino di quel filosofo arabo celebrato in tutto il Medioevo per i suoi “Commentari” ad Aristotele. In breve nel 1272 il Capitolato Generale di Firenze lo chiamò ad occupare la cattedra di teologia presso l’università di Napoli, ma due anni dopo fu papa Gregorio X - il pontefice famoso per la Costituzione apostolica UBI PERICULUM, grazie alla quale ancor oggi viene regolata l’elezione dei papi, con alcune piccole modifiche dettate dall’evolversi dei costumi nel tempo - lo selezionò come membro del concilio di Lione. Non potendo ancora ‘servirsi’ di uno dei mezzi veloci di cui disponiamo oggi, Tommaso si mise in viaggio e nei pressi di Fossanova, colpito da una veloce e misteriosa malattia, morì non ancora cinquantenne.

Si deve a papa Urbano IV l’aver deciso di trasferire i resti mortali da Fondi, luogo in cui in principio erano stati traslati, fino a Tolosa. Tutte le notizie giunte a noi sul percorso della sua vita terrena le dobbiamo al materiale raccolto per il processo di canonizzazione che portò papa Giovanni XXII a proclamarlo santo nel 1323. Nel 1567 fu Pio V a dichiararlo ‘Dottore della Chiesa’ e per l’importanza della sua dottrina designato come ‘Doctor communis’ e, meno spesso, ‘Doctor angelicus’.

Queste brevi note sono a beneficio dei pochi che vorranno presenziare alla conferenza del vescovo mons. Forte con l’ausilio già di una piccola base di notizie, la maggior parte di loro sarà sicuramente più ferrata di chi scrive e potrà avventurarsi senza problemi nella vita spirituale di San Tommaso d’Aquino. Proprio nel giorno del 750° Anniversario dalla scomparsa del santo il priore p. Giovanni Distante op e tutta la Comunità dei Padri Domenicani invitano, non solo gli amici di San Nicola, ma tutti i fedeli a partecipare numerosi, precisando che, al termine, vi sarà la Celebrazione Eucaristica.