Ferrante (Fi): 'Se a Bari ci fosse un sindaco di centrodestra, farebbero processi in piazza'


BARI - Il Sottosegretario di Stato al Mit e deputato di Forza Italia, Tullio Ferrante, interviene sulla maxi inchiesta che ha portato a 150 arresti a Bari, tra cui funzionari comunali accusati di legami con clan mafiosi.

Ferrante critica la gestione del centrosinistra

"Pensiamo se quanto avvenuto a Bari fosse successo in un Comune amministrato dal centrodestra", scrive Ferrante sui social. "Appelli al Capo dello Stato, interrogazioni parlamentari, accessi agli atti, Report e La7 a scandagliare vita morte e miracoli dei protagonisti delle vicende, Commissione Antimafia in seduta permanente, interviste a spron battuto di tutti i procuratori antimafia della storia repubblicana, manifestazioni di Libera, sindacati, femministe, ANPI, studenti e disoccupati, scioperi della fame e della sete, sempreverdi richieste di dimissioni, incatenamenti fuori la sede del Comune e processi in pubblica piazza".

Solidarietà al centrodestra pugliese

Ferrante invece denuncia un clima di "omertà" e "insabbiamento" da parte dell'amministrazione di centrosinistra, accusata di minimizzare la gravità della situazione e di strumentalizzare l'inchiesta per attacchi politici.

"Solidarietà a Mauro D’Attis, Francesco Paolo Sisto ed a tutti i colleghi del centrodestra pugliese che, nell’interesse dei baresi, hanno solo chiesto verità e trasparenza su una vicenda torbida ed inquietante", conclude Ferrante.

Le accuse di "golpe"

Il riferimento al "golpe" si riferisce alle recenti dichiarazioni del sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha definito l'ispezione ministeriale disposta dal Viminale un tentativo di "commissariare" la città.

La replica del centrosinistra

Le accuse di Ferrante sono state respinte dal centrosinistra, che ha sottolineato l'impegno dell'amministrazione nella lotta alla mafia e nella trasparenza.

La maxi inchiesta

L'inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, ha portato alla luce un sistema di corruzione e collusioni tra clan mafiosi, funzionari comunali e imprenditori. Le accuse contestate a vario titolo sono di associazione mafiosa, corruzione, estorsione, favoreggiamento, traffico di influenze illecite e finanziamento illecito ai partiti.

Un caso che scuote la città

L'inchiesta ha avuto un forte impatto sulla città di Bari, che si trova ad affrontare una situazione di grave infiltrazione mafiosa. La cittadinanza è scossa e preoccupata, e chiede chiarezza e risposte concrete da parte delle istituzioni.

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