Area riformista del PD di Trinitapoli chiede il ritiro delle dimissioni di Piccininno e non autorizza Tarantino a rappresentare il partito


TRINITAPOLI - Nel contesto delle dimissioni del segretario sezionale del Partito Democratico, Donato Piccininno, l'area riformista del Circolo del PD di Trinitapoli, rappresentante della maggioranza nell'assemblea locale, ha emesso una nota ufficiale. Il referente e membro del direttivo cittadino dell'area riformista, Gino Orlando, ha espresso con decisione "l'alto senso di responsabilità del Segretario cittadino Donato Piccininno, che ha riconosciuto l'urgenza di evidenziare la difficile situazione venutasi a creare nel centrosinistra". L'area riformista continua a sostenere il suo impegno instancabile e rinnova la fiducia nel Partito, chiedendo a Piccininno di ritirare le proprie dimissioni per permettere il consolidamento del progetto di rinnovamento in atto. Giosafatte Orlando, dichiara: "La Segreteria Provinciale deve sostenere, insieme agli organismi locali, questo percorso in vista dei prossimi importanti appuntamenti elettorali e per la costruzione urgente di un nuovo corso". Si sottolinea la necessità di un ricambio del ceto politico, come evidenziato dal segretario regionale Domenico De Santis.

La nota politica denuncia inoltre "l'azione di sciacallaggio" da parte di individui che intendono rappresentare il Partito Democratico senza alcun titolo né consenso. Si fa riferimento a un comizio previsto per il giorno successivo, organizzato da Anna Maria Tarantino senza autorizzazione e con l'appoggio di un altro gruppo politico. Si specifica che la signora Tarantino, semplice iscritta, non ha alcuna delega per trattare con forze politiche e movimenti e non è mai stata investita di alcun ruolo dai vertici del partito. Si richiede un intervento urgente degli organismi territoriali e di garanzia per risolvere queste situazioni che danneggiano l'immagine del Partito Democratico.

La posizione dell'area riformista del PD di Trinitapoli evidenzia la volontà di mantenere l'integrità e l'unità del partito, nonché la necessità di un processo di rinnovamento che risponda alle esigenze attuali del contesto politico locale. 

Fonte: Michele Mininni

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