Emiliano alla kermesse 'La Piazza' a Ceglie Messapica: 'Il ciclo economico in Puglia è andato bene e sta funzionando'
BARI - Durante la settima edizione della kermesse "La Piazza, il bene comune", tenutasi a Ceglie Messapica e condotta da Angelo Maria Perrino, direttore di Affaritaliani.it, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha tracciato un bilancio positivo dell’economia regionale e della gestione dei fondi europei. Emiliano ha dichiarato: “Siamo la prima Regione nell’utilizzo dei fondi europei, abbiamo scalato la classifica nazionale nei livelli essenziali di assistenza sanitaria, migliorato i dati su PIL e occupazione. Il ciclo economico è andato bene e sta funzionando”.
Con particolare riferimento ai fondi del nuovo ciclo economico, Emiliano ha espresso speranze riguardo la rapidità delle procedure per l’assegnazione del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), specificando che dopo anni di battaglie, ha richiesto al Ministro Fitto fondi cruciali per lo sviluppo della regione: 4,6 miliardi di euro, una cifra più che raddoppiata rispetto ai 2 miliardi precedenti. “Di questi soldi c'è assolutamente bisogno – ha sottolineato – 700 milioni sono destinati alle imprese, ai progetti di investimento che languono da anni”.
La Banca d'Italia ha registrato nel 2023 un leggero rallentamento economico in Puglia, rispetto al ritmo di crescita registrato nel 2022, che era quasi il doppio di quello nazionale. Emiliano ha poi ribadito l’importanza delle politiche di coesione per il riequilibrio tra Nord e Sud, sottolineando come la Puglia stia utilizzando tali fondi in modo efficace, attirando l’attenzione del mercato degli investimenti.
In merito alla possibilità di un terzo mandato, Emiliano ha dichiarato: “In questi 20 anni abbiamo costruito una classe dirigente ampia e importante. Non abbiamo problemi di candidati. Mi auguro che ci siano personalità in grado di cogliere il sentimento e proseguire il lavoro degli ultimi vent'anni. La politica non è solo gestione, ma incarnare l'anima di un popolo. I pugliesi si sono messi in cammino e ora bisogna portarli ancora più avanti”.