Canosa di Puglia: attentato incendiario all’abitazione dell’europarlamentare Francesco Ventola
CANOSA DI PUGLIA – Un grave atto intimidatorio ha scosso la scorsa notte la comunità di Canosa di Puglia, dove il portone dell’abitazione dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, è stato incendiato mentre il politico e la sua famiglia si trovavano all’interno dell’edificio.
L’attacco
L’incendio, divampato intorno alle tre di notte, sarebbe stato causato dal lancio di una molotov. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area. Sul posto sono giunti anche gli agenti della Polizia di Stato, che hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili e chiarire il movente dell’attentato.
Francesco Ventola, noto politico di lungo corso, è stato sindaco di Canosa di Puglia, presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, e fino a giugno scorso capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Puglia.
Solidarietà e condanna
L’attentato ha suscitato unanime sdegno e solidarietà da parte del mondo politico e istituzionale. In una nota, il gruppo regionale di Fratelli d’Italia ha espresso vicinanza all’europarlamentare:
«Siamo vicini all’amico Francesco Ventola e condanniamo il vile attentato di questa notte alla sua abitazione. Conosciamo da sempre Francesco come uomo e amministratore serio e capace. Confidiamo nella Polizia e nella Procura di Trani affinché individuino al più presto i responsabili di questo gesto vile».
Il sindaco di Canosa e altri esponenti politici locali hanno manifestato solidarietà a Ventola, sottolineando l’urgenza di fare chiarezza su un atto che rappresenta un grave attacco non solo al politico, ma anche alla sicurezza della comunità.
Indagini in corso
Gli inquirenti stanno vagliando ogni ipotesi per identificare la matrice del gesto, che potrebbe essere legata a motivi personali, politici o intimidatori. L’incendio doloso ha riacceso il dibattito sulla necessità di garantire maggiore sicurezza agli esponenti delle istituzioni e alle loro famiglie, soprattutto in un clima di crescente tensione politica.