Taranto, condannato psichiatra per violenze su operatrici sanitarie
TARANTO - Un caso di violenze e abusi all'interno di una Struttura Psichiatrica Riabilitativa (CRAP) in provincia di Taranto è emerso grazie alle denunce di due operatrici sanitarie. Il medico psichiatra accusato di molestie è stato condannato, ma ha continuato a lavorare nella struttura fino al giorno prima della sentenza.
Le lavoratrici hanno segnalato gli episodi alle autorità competenti, ma secondo Emiliano Messina, Segretario Generale della FIALS Taranto, le denunce sono rimaste inascoltate per lungo tempo. "Sin dall’inizio abbiamo segnalato il caso all'ente gestore e al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, senza ottenere risposte adeguate," ha dichiarato Messina.
Dopo il cambio di gestione della struttura, avvenuto tramite gara d’appalto, il medico accusato ha continuato a esercitare la sua professione nella stessa comunità, mentre le due operatrici sono rimaste al loro posto di lavoro. Una di loro ha subito gravi ripercussioni psicologiche ed è stata costretta a dimettersi, mentre l’altra ha scelto di restare nonostante il trauma vissuto.
“Oggi possiamo finalmente dire a gran voce che la violenza psicologica è una delle forme più gravi di abuso e maltrattamento,” ha aggiunto Messina. “La gestione del caso da parte degli enti coinvolti è stata del tutto inadeguata. Non è accettabile che chi è vittima di violenza sia costretto a lavorare fianco a fianco con il proprio molestatore. Continueremo a vigilare affinché situazioni simili vengano affrontate con serietà e giustizia.”