Vaticano: si chiamerà Giovanni XXIV e potrebbe essere il primo Papa nero

Fridolin Ambongo Besungu

FRANCESCO GRECO.
ROMA - Auguriamo a Papa Francesco di guarire dalla brutta polmonite con cui è alle prese da poco meno di un mese, ricoverato al Policlinico “Agostino Gemelli”. Ma difficilmente tornerà a sopportare il normale carico di lavoro di un Pontefice.

Pertanto il Conclave è oggettivamente già aperto. Potrebbe dimettersi (a settembre scorso ha compiuto 88 anni, andrebbe a Santa Maria Maggiore) e quindi aprirebbe la strada all’elezione di un nuovo Papa. E mentre si prega un pò ovunque, il mondo si chiede: chi sarà?

Premessa: Giovanni Paolo II introdusse delle modifiche sostanziali per i lavori del Conclave. Uno: i Cardinali ultra ottantenni non hanno diritto di voto. Due: non è più necessaria, per le prime otto votazioni, la maggioranza qualificata (cioè, i 2/3 dell’assemblea). Basterebbe quella assoluta: 50 per cento più uno. Ciò significa che l'attesa potrebbe essere breve.

Ciò detto, i giochi, le manovre, come si accennava, sono già aperti. Altra premessa, fondata sui numeri: in tutto il mondo, negli ultimi anni, la Chiesa di Roma ha perduto fedeli, tranne che in due realtà: l’Africa e soprattutto l’Asia.

Luis Antonio Tagle
Ed ecco i papabili: in stand-by ci sono tre italiani: Matteo Maria Zuppi (11 ottobre 1955) arcivescovo metropolita di Bologna dal 2015 e presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana). Ma i bookmakers (si, si accettano scommesse!) non gli danno molte chance, è considerato troppo “progressista”.

Due: il Segretario di Stato Pietro Parolin (17 gennaio 1955), veneto. Ancora meno: nelle sacre stanze si mormora che avrebbe qualche piccolo scheletro nell’armadio. Ma si è esposto a fin di bene, per un compagno di seminario un pò discusso, finito in carcere.

Tre: Monsignor Pierbattista Pizzaballa (21 aprile 1965), bergamasco, inviato speciale della Santa Sede in Medio Oriente. Particolare interessante: sia Bergoglio (20 aprile 2018), che Parolin (8 dicembre 2017) e Zuppi (20 giugno 2023) sono stati a pregare sulla tomba del Venerabile Tonino Bello in Puglia (Alessano).

E veniamo agli stranieri: le nostre fonti nelle Sacre Stanze mormorano che il primo proviene dall’Asia, è il filippino Luis Antonio Tagle (21 giugno 1957), Arcivescovo di Manila.

Il secondo dall’Africa, precisamente il Congo: è l’Arcivescovo di Kinshasa Fridolin Ambongo Besungu (24 gennaio 1960). Pochi dubbi sul nome: dovrebbe chiamarsi Giovanni XXIV. E quindi potrebbe avverarsi la profezia del gruppo musicale Pitura Freska in una canzone del 1997: Sarà vero / Dopo Miss Italia aver un Papa nero / No me par vero / Un Papa nero che scolta e me canson en venessian / Parché el 'se nero african…