Pulp Podcast: ''I Misteri del Sensitivo Gustavo Rol''


È online da oggi alle ore 14:00 la nuova puntata di PULP PODCAST, dedicata a una figura avvolta nel mistero e capace ancora oggi di dividere: Gustavo Rol, il celebre "sensitivo" torinese, protagonista di leggende, aneddoti, racconti e interpretazioni che spaziano dal paranormale a possibili giochi di prestigio.

In questo episodio, intitolato “I Misteri del ‘Sensitivo’ Gustavo Rol”, si scontrano due visioni opposte: da un lato Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico e divulgatore scientifico, che contesta la credibilità delle doti soprannaturali attribuite a Rol e le interpreta come illusionismo raffinato; dall’altro Davide Baresi, ricercatore indipendente e voce della comunità spirituale che si ispira agli insegnamenti di Rol, che lo descrive invece come un uomo illuminato, che raggiunse uno stato superiore di coscienza. Il confronto si fa subito acceso ma mai banale, toccando temi profondi come il confine tra fede e scienza, la percezione del reale, il ruolo della testimonianza, il potere della mente, l'esperienza del “divino” nell’uomo.

Viene raccontata la storia di Gustavo Rol: nato a Torino nel 1903 da una famiglia alto borghese e morto nel 1994, è diventato negli anni una leggenda vivente, protagonista di episodi raccontati da intellettuali, attori, politici e persino capi di Stato.

Secondo alcune fonti, sarebbe stato interpellato dalla Regina Elisabetta negli anni ’50 per un contatto spirituale con il padre defunto. Si dice che anche Mussolini lo convocò nel 1942 per chiedergli un responso sul futuro dell’Italia in guerra, e che persino Hitler fosse affascinato dalla sua figura. Nelle testimonianze più ricorrenti, Rol sarebbe stato capace di fenomeni straordinari: telepatia, bilocazione, visioni profetiche, oggetti che si muovevano, quadri che cambiavano forma davanti agli occhi degli spettatori. Anche uomini di scienza presenziarono agli ‘esperimenti’ di Rol, ma non si giunse mai a un accordo sui metodi per indagare quei fenomeni straordinari, nonostante appelli in tal senso vennero fatti da entrambe le parti. Anche nel mistero, il mito ha continuato a crescere.

Davide Baresi lo descrive come un “maestro spirituale” che raggiunse l'illuminazione (chiamata nelle tradizioni orientali anche Nirvana, Samadhi o Satori), ossia uno stato di coscienza superiore derivante dal risveglio della Kundalini: una energia latente che, una volta attivata, apre all’essere umano nuove possibilità percettive e spirituali. Secondo Baresi, i cosiddetti “poteri” erano una conseguenza del suo stato evolutivo, una manifestazione dell’espansione della coscienza che Rol chiamava “coscienza sublime”.

Odifreddi, con il suo consueto approccio razionale e ironico, considera Rol un mentalista, un illusionista dotato di grande carisma, che metteva in scena abilmente giochi di prestigio durante cene private con ospiti illustri. Ricorda come il CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, fondato da Piero Angela, abbia più volte invitato Rol a sottoporsi a test controllati, senza mai ottenere una risposta positiva.

A impreziosire la puntata, un intervento vocale in esclusiva di Franco Rol, lontano cugino di Gustavo, che interviene duramente contro l’approccio scettico di Odifreddi, accusando parte del mondo scientifico di essere incapace di riconoscere nuovi paradigmi e di come la storia della scienza ci insegna che i veri pionieri sono spesso ostacolati dai burocrati della scienza. Il caso di Gustavo Rol, secondo lui, non fa eccezione.

Nel corso della puntata, Fedez e Mr. Marra stimolano il dibattito con domande dirette e provocatorie. Chiedono a Baresi di raccontare alcuni episodi chiave: come quello dei quadri che si animano, dei pennelli che volano da soli, della capacità di Rol di essere in posti diversi allo stesso tempo. Odifreddi, con sorriso sornione, replica: “In India ci sono mille Rol”, invitando a distinguere tra spiritualità autentica e folklore. Si discute anche di scienza e meditazione, delle aperture della ricerca contemporanea verso l’esperienza interiore, e del possibile dialogo tra spiritualità e metodo scientifico. Su questo punto persino Odifreddi concede che un punto di incontro esiste.

“I Misteri del ‘Sensitivo’ Gustavo Rol” non è solo un confronto tra due visioni: è una riflessione sull’enigma dell’uomo, sul potere delle storie, sulla ricerca di senso e sulla tensione tra ciò che possiamo spiegare… e ciò che scegliamo di credere.