Trani sotto attacco mediatico: il silenzio degli amministratori è assordante
Duro comunicato del Movimento Civico Articolo 97: “Omertà politica mentre Giletti e Le Iene offrono un’immagine distorta della città”
Una Trani descritta in tinte fosche, tra criminalità organizzata e traffici illeciti, è quanto emerso nelle recenti trasmissioni televisive "Lo Stato delle Cose" di Massimo Giletti su RaiTre e "Le Iene presentano: Inside" andato in onda su Italia Uno. Due servizi che, secondo il Movimento Civico Articolo 97 – Trani, hanno fornito un’immagine gravemente distorta della realtà cittadina, suscitando forte indignazione tra i cittadini, ma lasciando del tutto indifferente l’amministrazione comunale.
In un comunicato firmato dall’avv. Alessandro Moscatelli, esponente del Movimento, si denuncia un “imbarazzante silenzio” da parte del Sindaco e degli amministratori locali, accusati di non aver preso alcuna posizione a difesa della città di fronte a un attacco mediatico che avrebbe dipinto Trani come crocevia di malaffare, mafia e corruzione.
Nel mirino del Movimento, in particolare, la puntata di lunedì 28 aprile di "Lo Stato delle Cose", durante la quale si è tornati a parlare dell’inchiesta “Zero Titoli” condotta dalla Procura di Trani. Un’inchiesta che riguarda un presunto “diplomificio” – con la vendita di titoli di studio, lauree e master – ma i cui protagonisti, sottolinea la nota, “non erano del posto, pur avendo stabilito la loro base logistica in città”.
A rendere il quadro ancor più grave, secondo Articolo 97, è il fatto che nel servizio siano state avanzate pesanti ipotesi su presunti traffici illeciti di rifiuti, basate unicamente su testimonianze anonime. Elementi definiti “privi di fondamento” e che contribuiscono a gettare discredito sulla città senza un serio contraddittorio.
Non meno controversa la puntata del 27 aprile de "Le Iene", dedicata alla criminalità pugliese e intitolata “Puglia criminale: la quarta mafia”. Il servizio ha riacceso i riflettori su vecchie vicende di cronaca nera legate al boss Salvatore Annacondia e ai suoi legami con la politica e l’imprenditoria. “Fatti superati da tempo e per i quali esistono condanne definitive”, si legge nella nota, che accusa il programma di aver ripescato episodi del passato senza alcun riferimento all’evoluzione sociale e civile vissuta dalla città negli ultimi anni.
“Non comprendiamo i motivi di questa omertà politica”, conclude duramente Moscatelli, chiedendo che la posizione del Movimento e il malcontento dei cittadini vengano rappresentati pubblicamente anche all’interno delle trasmissioni televisive in questione.
Il Movimento ha già provveduto a inviare il comunicato alle redazioni di RaiTre e Italia Uno, auspicando che venga letto integralmente durante le prossime puntate.
Nel frattempo, resta il grande interrogativo: perché l’amministrazione comunale tace mentre l’immagine di Trani viene lesa davanti a milioni di spettatori?