Bari ricorda Aldo Moro: cerimonie per il 47° anniversario dell’omicidio dello statista pugliese
BARI – In occasione della Giornata della memoria delle vittime del terrorismo, si sono svolte oggi a Bari le cerimonie commemorative per il 47° anniversario dell’omicidio di Aldo Moro, ucciso il 9 maggio 1978 dalle Brigate Rosse al termine di 55 giorni di prigionia. Il ricordo dello statista pugliese, figura centrale della storia repubblicana italiana, è stato al centro di un momento solenne organizzato dall’amministrazione comunale presso il monumento in piazza Moro, dove è stata deposta una corona di fiori.
Alla cerimonia ha preso parte il sindaco di Bari Vito Leccese, affiancato dal prefetto di Bari Francesco Russo, dal presidente della Federazione dei Centri Studi “Aldo Moro” Luigi Ferlicchia, e dal consigliere regionale Napoleone Cera, in rappresentanza della Regione Puglia.
“Commemoriamo oggi il barbaro omicidio di Aldo Moro, figura di riferimento per la democrazia italiana – ha dichiarato il sindaco Leccese –. Il legame tra Moro e la nostra città è profondo: qui ha insegnato, ha fatto politica e ha lasciato un’impronta che è parte della nostra identità civica. Ricordarlo oggi è un atto di responsabilità e di memoria collettiva. Anche se la piazza è interessata da un cantiere, abbiamo voluto confermare questo momento proprio qui, dove si affacciava il suo studio”.
A seguire, è stata deposta una corona di alloro presso la lapide commemorativa di Moro e della sua scorta sulla facciata di Palazzo di Città, alla presenza dell’assessore ai Controlli, Legalità e Antimafia sociale Nicola Grasso, che ha voluto ricordare non solo l’impegno istituzionale di Moro, ma anche la sua attività accademica e il suo contributo decisivo alla stesura della Costituzione italiana.
“Aldo Moro ha lasciato un’eredità morale e civile incalcolabile, fondata sulla dignità umana e sulla giustizia sociale – ha detto Grasso –. Il suo pensiero continua a ispirare il nostro agire istituzionale. Oggi, nel ricordare i tragici giorni del suo sequestro e il sacrificio degli agenti della sua scorta, uniamo idealmente anche la memoria di Peppino Impastato, assassinato dalla mafia nello stesso giorno: due testimoni straordinari di un’Italia che ha saputo resistere a violenza e oppressione”.
La commemorazione si inserisce nel percorso di valorizzazione della figura di Aldo Moro portato avanti dal Comune di Bari, che ha già intitolato all’illustre statista l’Università cittadina e collocato epigrafi nei luoghi significativi del suo impegno politico e umano.