Canosa, 26enne trovato morto: cinque indagati per presunto omicidio mafioso. Attesa per l’autopsia
CANOSA DI PUGLIA – Sono cinque gli indagati per il presunto omicidio mafioso di Francesco Diviesti, il 26enne il cui corpo semicarbonizzato è stato ritrovato la mattina del 29 aprile nelle campagne alla periferia della città. La Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ha notificato nelle scorse ore i primi avvisi di garanzia ai sospettati del delitto, aprendo ufficialmente un’indagine che potrebbe rivelare inquietanti legami con la criminalità organizzata locale.
La conferma ufficiale dell’identità della vittima arriverà soltanto dopo gli accertamenti medico-legali, previsti nelle prossime ore. L’autopsia sarà eseguita nella giornata di domani e sarà determinante per chiarire le cause della morte e confermare l’identità del corpo ritrovato.
Intanto gli investigatori proseguono le attività di indagine. Sono stati già acquisiti i tabulati telefonici della vittima per ricostruire le sue ultime ore di vita e individuare eventuali contatti sospetti. Fondamentali anche le testimonianze raccolte tra amici, familiari e conoscenti di Francesco Diviesti, che potrebbero aiutare a delineare il contesto in cui si è consumato l’omicidio.
Gli inquirenti non escludono che il delitto possa essere maturato in ambito mafioso, ipotesi che rafforza il coinvolgimento della Dda nel coordinamento delle indagini. Il caso ha suscitato profonda commozione e preoccupazione nella comunità canosina, scossa da un evento tragico che potrebbe rivelare il volto più oscuro del crimine organizzato nella provincia.
Nelle prossime ore si attendono sviluppi cruciali. La Procura di Bari mantiene al momento il massimo riserbo, ma l’inchiesta è destinata ad allargarsi, mentre la città resta in attesa di verità e giustizia per una giovane vita spezzata troppo presto.