“Dal Women Strike for Peace alle Donne in Nero: la prospettiva femminista”: domani l’ultimo appuntamento dei Martedì della Pace a Bari


BARI - Si chiude domani, martedì 27 maggio alle ore 17.30, il ciclo di incontri “I Martedì della Pace” con un appuntamento dedicato al ruolo del pacifismo femminista nella storia contemporanea. L’incontro, dal titolo “Dal Women Strike for Peace alle Donne in Nero. La prospettiva femminista”, si terrà nella sala ex Tesoreria di Palazzo di Città a Bari.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Bari e dall’ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, vedrà la partecipazione di Eleonora Forenza, attivista ed ex europarlamentare, e di Amina Tridente, rappresentante del movimento Donne in Nero, con il coordinamento di Anna Lepore, vicepresidente provinciale dell’Anpi di Bari.

Durante l’incontro si ripercorreranno due esperienze chiave del pacifismo femminista: il Women Strike for Peace (1961), che negli Stati Uniti vide cinquantamila donne scendere in piazza contro i test nucleari durante la Guerra Fredda, e il movimento delle Donne in Nero, nato nel 1988 a Gerusalemme per denunciare l’occupazione israeliana nei territori palestinesi. Due movimenti diversi per epoca e contesto, ma accomunati da una forma di protesta nonviolenta, civile e profondamente radicata nella visione femminista della pace.

Il Women Strike for Peace, all'epoca accusato persino di “diffondere il comunismo tra le madri americane”, riuscì a spingere gli Stati Uniti a firmare nel 1963 il trattato sul bando dei test nucleari con l’Unione Sovietica. Le Donne in Nero, invece, sono diventate un simbolo internazionale della resistenza silenziosa, con veglie settimanali anche oggi in tutto il mondo – comprese le manifestazioni a Bari, dove le attiviste si oppongono al massacro dei palestinesi a Gaza e in Cisgiordania.

“I Martedì della Pace” hanno rappresentato un’importante occasione di riflessione collettiva sul significato attuale della pace, con un focus multidisciplinare che ha coinvolto studiosi ed esperti a livello nazionale. Il ciclo è nato dall’impegno del Comune di Bari, città dichiarata “operatrice di pace” dal Consiglio comunale, e fa parte del più ampio movimento che chiede la messa al bando delle armi nucleari, in adesione alla campagna internazionale promossa da ICAN.

La conclusione di questo percorso cade in un anno particolarmente simbolico: l’ottantesimo anniversario della Resistenza, che ha segnato l’origine della Repubblica Italiana e dei suoi valori fondanti. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza e in particolare rivolto agli studenti, chiamati a raccogliere l’eredità culturale e morale di questi movimenti pacifisti.