Domenico De Santis (PD Puglia): “Votare Tacente significa votare la Lega Nord e l’autonomia differenziata che scippa il Sud”
BARI - Ieri Matteo Salvini è stato a Taranto per sostenere un candidato “calato dall’alto”, senza alcun reale legame con il territorio. L’incontro, tenutosi in un hotel a porte chiuse, era evidentemente organizzato per evitare che si vedesse come la coalizione a sostegno di Tacente sia appoggiata proprio dalla Lega Nord.
Proprio la Lega, infatti, soltanto due giorni fa ha imposto in Consiglio dei Ministri la riforma dei Livelli Essenziali di Prestazione (LEP), ignorando quanto stabilito dalla Corte Costituzionale. Si tratta di un tentativo di far rientrare dall’altra porta quell’autonomia differenziata che era stata invece bocciata dalla Consulta, e che rappresenta di fatto uno “scippo” ai danni del Sud.
La cena riservata a pochi invitati è stata un chiaro segnale per nascondere il vero volto del candidato sindaco. Come spesso accade, la Lega Nord continua a celarsi dietro liste civiche e simboli alternativi, ma i cittadini di Taranto e della Puglia non sono ingenui: sanno bene che dietro Tacente si cela la volontà di consegnare voti a Salvini, per tutelare esclusivamente gli interessi del Nord.
La lista “Prima Taranto” in realtà significa “Prima il Nord”. E questo si traduce in concrete penalizzazioni per il territorio jonico: nelle ultime ore si parla infatti dell’ennesimo scippo ai danni del Sud con il rischio reale di perdere i fondi del PNRR destinati alla linea ferroviaria Taranto-Battipaglia, un’opera strategica per lo sviluppo della città.
Il Governo Meloni, sostenuto dalla Lega, continua a ignorare Taranto, venendo solo a fare campagna elettorale senza lasciare nulla di concreto. Taranto non ha bisogno di slogan e di comparse dell’ultima ora, ma di rispetto e investimenti seri per il futuro.
«La Lega a Taranto – conclude De Santis – non ha lasciato nulla che valga la pena ricordare. La città merita rispetto, non passerelle elettorali nascoste dietro porte chiuse».