La Puglia accelera sulla transizione energetica: obiettivo 2.405 MW da rinnovabili entro il 2025


BARI – La Puglia continua a investire nel futuro sostenibile, puntando con decisione sull’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili (FER). Entro la fine dell’anno, la Regione è chiamata a raggiungere un target ambizioso: 2.405 megawatt (MW) di nuova potenza installata, come stabilito dal “Decreto Aree Idonee” (D.M. 21 giugno 2024).

È quanto emerge dall’analisi condotta dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia sui dati forniti da Terna, operatore nazionale della rete elettrica. I numeri aggiornati mostrano che, alla data attuale, la variazione netta di potenza per la Puglia si attesta a 1.706 MW, calcolata tenendo conto di nuove installazioni, potenziamenti, dismissioni e depotenziamenti. Rispetto alla tabella di marcia, che prevedeva 1.916 MW entro aprile, mancano all’appello circa 210 MW, ma c’è ancora margine per colmare il divario entro il termine previsto del 31 dicembre.

Un obiettivo tra i più ambiziosi in Italia

La soglia dei 2.405 MW rappresenta uno dei target più alti assegnati alle regioni italiane. La sfida è importante, soprattutto se confrontata con le performance di altre realtà: il Lazio ha già superato il proprio obiettivo con una variazione netta di +1.131 MW, seguito da Lombardia (+526 MW) e Piemonte (+344 MW). In ritardo, invece, risultano Sardegna (-284 MW), Sicilia (-253 MW) e Calabria (-233 MW).

“Decreto Aree Idonee” e nuove regole per la semplificazione

Il “Decreto Aree Idonee” rappresenta un pilastro fondamentale per facilitare lo sviluppo delle FER. Il provvedimento identifica superfici e aree con iter autorizzativo accelerato, come previsto dal D.lgs. 199/2021 e in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), Fit for 55 e REPowerEU.

Il decreto introduce anche un meccanismo di burden sharing, obbligando le Regioni a individuare le aree idonee e, in caso di inadempienza, a versare compensazioni economiche ad altre Regioni virtuose. A rafforzare l’efficacia normativa è intervenuta la recente sentenza del TAR Lazio n. 9155 del 12 maggio 2025, che ribadisce come le leggi regionali non possano imporre vincoli più restrittivi rispetto a quelli statali, ma devono almeno recepire le aree idonee individuate dalla legge.

Sgherza (Confartigianato Puglia): “Grande potenziale, ma serve certezza normativa”

“È noto che la nostra Regione è in assoluto tra quelle a maggior potenziale in termini di produzione da FER – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – ma l’incertezza normativa determinata dalla recente sentenza del TAR può rallentare la corsa verso gli obiettivi.”

Sgherza sottolinea l’importanza di un equilibrio tra sviluppo energetico e tutela del territorio: “In Puglia è fondamentale conciliare i benefici ambientali ed economici degli impianti rinnovabili con la salvaguardia del paesaggio, del turismo e delle attività agricole”.

In conclusione, per Sgherza, la transizione energetica rappresenta una straordinaria occasione di crescita: “La produzione di energia da FER deve tradursi in vantaggi concreti per imprese e cittadini, sia in termini ambientali, sia per abbattere il costo dell’energia, ancora troppo alto e penalizzante per la competitività del nostro sistema produttivo”.