Martina Carbonaro, 14 anni: ha confessato l’ex fidanzato. Ritrovato il corpo nell’ex campo Moccia ad Afragola
NAPOLI – La scomparsa di Martina Carbonaro, la ragazza di 14 anni di Afragola, ha avuto il più tragico degli epiloghi: il suo corpo senza vita è stato ritrovato nella notte tra martedì e mercoledì nell’ex casa del custode abbandonata nel campo Moccia, a pochi chilometri dalla sua abitazione.
A portare gli investigatori nella zona è stata la confessione dell’ex fidanzato 19enne della giovane, che, dopo ore di interrogatorio in caserma, ha ammesso le sue responsabilità. Il ragazzo era stato condotto dai Carabinieri dopo che la sua ricostruzione dei fatti era apparsa contraddittoria, sia rispetto agli orari dei presunti spostamenti, sia rispetto alle immagini delle telecamere di sorveglianza, che avevano inquadrato per l’ultima volta Martina prima della sua scomparsa.
L’omicidio e il ritrovamento
Secondo una prima ipotesi degli inquirenti, Martina sarebbe stata colpita con una pietra o un oggetto contundente. Il delitto si sarebbe consumato in un luogo isolato, probabilmente lo stesso dove è stato trovato il corpo, in uno stabile fatiscente e abbandonato nell’area dell’ex campo sportivo. Già nel pomeriggio di martedì si erano diffuse in città voci inquietanti su un presunto ritrovamento di indumenti e successivamente del corpo, poi confermate dalle forze dell’ordine.
La Procura di Napoli Nord ha aperto un’indagine per omicidio, e al momento l’ex fidanzato, pur non ancora formalmente in stato di fermo, resta sotto stretta osservazione.
Il dolore della città
Profondo lo sgomento della comunità di Afragola, che si stringe nel dolore per una tragedia difficile da accettare. «Siamo tutti profondamente addolorati per l’orrore dell’inaccettabile morte di una adolescente di 14 anni, a cui è stato tolto il diritto di vivere», ha dichiarato il sindaco di Afragola, Antonio Pannone.
«È una immane tragedia che sconvolge la nostra comunità – ha aggiunto – di fronte alla barbarie di chi non rispetta la libertà e la dignità femminile. Esprimo alla famiglia di Martina il più profondo cordoglio della città. E sono certo che nulla resterà intentato per assicurare alla giustizia il responsabile di questo delitto così efferato».
Il sindaco ha infine rivolto un ringraziamento alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco e alla polizia municipale per la tempestività delle operazioni, svolte sotto il coordinamento della Prefettura e della magistratura, anche grazie all’efficiente rete di videosorveglianza comunale.
Martina era uscita di casa per un appuntamento. La sua giovane vita si è invece spenta in un luogo dimenticato. Ma il dolore, la rabbia e il bisogno di giustizia ora gridano più forte che mai.