Maxi operazione “URA”: 52 arresti tra Albania e Italia per traffico internazionale di droga, riciclaggio e abuso d’ufficio


ROMA-TIRANA –
È scattata all’alba una vasta operazione internazionale antidroga, denominata “URA”, che ha portato all’arresto di 52 persone tra Albania e Italia, e al sequestro di beni mobili e immobili per un valore di diversi milioni di euro. Il blitz, condotto dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Bari e dalle Autorità albanesi, è frutto di una complessa attività d’indagine contro il traffico internazionale di stupefacenti, il riciclaggio e l’abuso d’ufficio.

Un’operazione transnazionale senza precedenti

L’operazione si è svolta con il supporto di Interpol, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza a Tirana, della Polizia Albanese, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e della Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata (SPAK) di Tirana. Decisivo anche il contributo di Eurojust (L’Aja) e della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo di Roma.

Le misure cautelari – due ordinanze di custodia cautelare internazionali – sono state emesse dal GIP di Bari e dal Tribunale Speciale di Primo Grado di Tirana, nei confronti di soggetti ritenuti a vario titolo responsabili del traffico di ingentissimi quantitativi di cocaina ed eroina, oltre che di operazioni di riciclaggio su scala internazionale e illeciti amministrativi.

Le rotte della droga: dai Balcani alla Puglia

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’organizzazione criminale albanese operava su vasta scala lungo le rotte balcaniche, con diramazioni verso il Nord Europa e approdi consolidati in Puglia, considerata snodo strategico per lo smistamento dello stupefacente. Le sostanze venivano trasportate principalmente via mare, con il supporto logistico di cellule operative presenti in Italia, impegnate anche nella gestione dei proventi illeciti attraverso attività di riciclaggio e intestazioni fittizie di beni.

Sequestri milionari

I sequestri patrimoniali – già eseguiti in entrambe le nazioni – riguardano conti correnti, immobili di pregio, aziende, veicoli di lusso e beni strumentali, per un ammontare complessivo stimato in diversi milioni di euro, colpendo così il cuore economico dell’organizzazione.

Le dichiarazioni attese in conferenza stampa

Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa online prevista alle ore 10:30, alla presenza di:

  • Altin Dumani, Procuratore Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana;
  • Roberto Rossi, Procuratore della Repubblica di Bari;
  • Gen. C.A. Michele Carbone, Direttore della DIA;
  • Gianluca Forlani, membro per l’Italia di Eurojust.

Un colpo duro alla criminalità organizzata

L’operazione “URA” rappresenta un duro colpo alle reti criminali transnazionali, non solo per l’elevato numero di arresti, ma soprattutto per la collaborazione giudiziaria e investigativa senza precedenti tra Italia e Albania, sotto l’egida delle istituzioni europee. Un segnale forte di cooperazione internazionale nella lotta al narcotraffico, alla corruzione e al crimine organizzato.