Milano, nella splendida cornice dei Giardini Montanelli torna ''Orticola''
MILANO - A maggio 2025 si festeggiano i 160 anni di Orticola di Lombardia accanto ai 60 della Società Italiana della Camelia, nata nel 1965 e dedicata alla promozione e conservazione di questo affascinante fiore, che quest’anno, insieme all’associazione Infioritalia, danno vita a “Sapere Insieme Col tivare. Un’Infiorata collettiva per celebrare la vita”, un allestimento festoso e “galleggiante”, una grande infiorata collettiva di camelie che porterà colore e poesia nel cuore di Milano, aiutati dagli studenti della Fon dazione Minoprio.
Nella splendida cornice dei Giardini Indro Montanelli, la fontana di Palazzo Dugnani si trasforma in una vera e propria opera d’arte effimera, un’installazione “in itinere”, una performance in quanto partecipata dal pub- blico, con le camelie e i sogni come protagonisti. La fontana, in base al prospetto statico ad opera di Pablo Ruben Masci, artista italo-argentino che collabora stabilmente con Infioritalia, ospita tappeti floreali che pren dono forma all’interno della vasca: come petali di camelia, piccoli e giganti, fluttuano sull’acqua, rendendola simbolo di rinascita, bellezza e cooperazione, che invita al Sapere Insieme Coltivare: SIC.
Ma il cuore di questa celebrazione sarà la partecipazione attiva del pubblico. Le foglie di camelia, reinterpreta- te come “Tanzaku”, vale a dire preghiere che vengono appese ai rami degli alberi, accolgono i desideri di tutti coloro che vogliono prendere parte a questa esperienza. Come in Giappone durante la Tanabata, festa delle stelle innamorate, i visitatori della mostra-mercato posso- no scrivere, presso lo stand dell’associazione, i loro sogni e desideri su foglietti, che sono poi legati a fili accan to alla fontana, come sospesi nell’aria, testimoni di sogni, che, intrecciandosi con il vento e l’energia collettiva, si spera che si avverino e realizzino! Un gesto poetico che celebra la primavera, la vita e la capacità dell’uomo di creare bellezza attraverso la natura e la cultura. Anche i tre ingressi trovano la loro giusta immagine grazie ad allestimenti profumati e “verdi”.
L’ingresso di Palazzo Dugnani si intitola “Alberi, Boschi, Foreste, sono il giardino del mondo. Amateli. Piantateli. Cu rateli”, curato dagli architetti Gloria Montini e Franco Giorgetta insieme a Cappellini Giardinieri. Alberi, Boschi, Foreste, sono il giardino del mondo, sono il vero giardino dell’uomo, un piccolo bosco, una piccola foresta, così difficile da rappresentare nella magia della sua bellezza. E agli alberi si accompagna anche un percorso nel tempo, con la piccola mostra di libri antichi, dal ‘500 ad oggi, che è una piccola foresta di libri di foreste, prestati dalla biblioteca FSG. In Piazza Cavour il progetto “Acqua e Terra”, a cura dell’architetto Fulvia Borgonovo con l’Azienda Agri cola Bertone Riccardo, sceglie l’interazione dell’uomo con la natura, gli elementi fondamentali dell’acqua e della terra, da cui tutto nasce, e da cui prendono vita i nostri spazi verdi.
L’acqua è evocata dalla forma sinuosa della composizione, che ricorda il corso di un ruscello. La terra è rappresentata dal tappeto di foglie che sta alla base dei contenitori. Le piante sono lasciate nei mastelli da vivaio, culla delle prime radici. Il disegno sinuoso è sottolineato da un piccolo steccato in rami di nocciolo, che ne disegna le curve e rappresenta l’in terazione dell’uomo con la natura.
I Fratelli Ingegnoli allestiscono l’ingresso di via Palestro: nove contenitori in acciaio trattato corten riempiti di ortaggi e piante fiorite per dimostrare l’utilità delle consociazioni e delle interazioni tra vegetali, il tutto per esaltare la bellezza della Biodiversità. Composizioni prêt à planter, realizzate da Erika Mazza di Atelier Botanico, vivacizzano il Padiglione Orticola, le Aree Corsi, le Tende della Segreteria, dell’Ufficio Stampa e dell’Area Soci e introducono a un nuovo modo di intendere il plant design: composizioni pre-coltivate, pronte per essere scelte e piantate in giardini e terrazzi, portando bellezza e biodiversità nel grigio della città. Le piante sono pre-coltivate all’interno di un ”vaso” in feltro, facilmente inseribile all’interno di una fioriera grazie alle maniglie predisposte.
Il tessuto in fibra naturale è drenante, garantisce un’adeguata aerazione alle radici e biodegradabile: una volta posizionata la compo sizione all’interno della fioriera, questa lentamente diventerà humus arricchendo il terreno. Biodegradabilità, sostenibilità e biodiversità sono le caratteristiche di queste composizioni, realizzate con un processo il più possibile plastic-free.
Info e biglietti: Mostra Orticola 2025 – Orticola di Lombardia