Miley Cyrus racconta ad Apple Music di Something Beautiful, dei tour e di molto altro
Penso che, da qualche parte dentro di me, forse avevo bisogno di tenere in mano un trofeo e sentire, anche solo per un momento, di avere qualcosa che potessi stringere tra le mani e che sembrasse un vero traguardo. Perché dopo ogni album sono sempre riuscita a dire: “Beh, ho fatto quello che sono venuta a fare, ho realizzato l’album che volevo realizzare, e questo è abbastanza.” Ma forse è la bambina che è in me. Non so cosa fosse, ma avevo bisogno di qualcosa da tenere in mano che mi facesse sentire davvero vincente. E quindi ai Grammy, ecco perché ci sono andata, è stato in realtà per guarire. E, stranamente, sono felice di parlarne proprio con te, perché non avevo intenzione di andare ai Grammy. Sicuramente non volevo esibirmi ai Grammy, perché come tutti nel post-pandemia, stavo affrontando molta ansia.
E passare dall’essere rinchiusa per un paio d’anni all’essere su un palco davanti a Oprah era uno shock per ogni parte del mio sistema nervoso. Quindi, quasi non l’ho fatto. Ho iniziato a fare spettacoli al Chateau Marmont, che erano intimi e scelti da me personalmente, e ho fatto una celebrazione con le persone più vicine nella mia vita per festeggiare la nomination ai Grammy. Ma è stato tutto così dolceamaro perché sentivo che per tutta la notte stavo cercando scuse per non andarci. Primo, avevo paura. E poi, credo che non volessi davvero ammettere quanto avrebbe significato per me vincere. Perché ogni volta che ho perso, o ogni volta che non sono stata nominata, il modo in cui riuscivo a farcela era dicendomi che non mi importava.
Ma da qualche parte stavo evitando questa cosa: il fatto che, in fondo, mi importava. Non era qualcosa su cui ossessionavo o pensavo costantemente, non ho mai scritto una canzone pensando “voglio vincere un Grammy”, ma ricevere quel Grammy per “Flowers” è stato come… come un cerotto su un cuore spezzato, in un certo senso. E quindi, una volta ricevuto il Grammy, ho pensato: “Ecco, quando mi cerchi su Google, c’è scritto ‘Miley Cyrus, artista vincitrice di un Grammy.’ Adesso posso andare a fare la mia roba strana che mi piace fare.” E in qualche modo ho finito per fare un album sperimentale, ma non ho mai voluto abbandonare la musica pop perché credo che The Beatles, Elvis, David Bowie, Prince, Madonna… siano tutti artisti pop…
Miley Cyrus racconta ad Apple Music di come la sobrietà le abbia cambiato la vita
Miley Cyrus: Ho imparato questo su me stessa nel corso degli anni. La sobrietà è come… è come il mio Dio. Ne ho bisogno, vivo per questo. Intendo dire che ha cambiato completamente la mia vita. E quando sei venuto da me, nella mia casa psichedelica che era dipinta di nero a Hidden Hills, dove tutto il resto sono case bianche, e io ho dipinto la mia casa di nero e arcobaleno, e ora non vivo più lì. Ma sono felice che tu sia venuto a vedermi in quello spazio. Ci pensavo molto oggi mentre venivo qui, perché ero così vicina a chi siede qui adesso. Ma la vita… aveva ancora molto da insegnarmi. Aveva altre lezioni.
Zane Lowe: “Così vicina” è un modo bellissimo di dirlo.
Miley Cyrus: Sì, ero davvero molto vicina.
Zane Lowe: Così vicina. E anche riuscire a dirsi, sono così vicina. Se riesco solo a superare queste ultime cose, posso sentirlo. So com’è la vita.
Miley Cyrus: Ma sapevo che dovevo cadere ancora una volta. E dovevo farlo. Non sarebbe mai successo in questo modo. Non sarei mai seduta qui, oggi. E ci sono stati momenti in quel periodo tra l’ultima volta che ti ho visto e ora in cui ho sofferto, non ne vado fiera. Non sono stati i miei momenti migliori, né il mio lavoro migliore, nulla di tutto ciò. Ma tutto ciò mi ha portato a scrivere Flowers, che poi è stata una sorta di chiave nella serratura della guarigione. Mi ha guarito così tanto.
Zane Lowe: È come una versione moderna di “I Will Survive”, in un certo senso.
Miley Cyrus: Il sentimento, sì.
Miley Cyrus racconta ad Apple Music cosa ha imparato sulla musica pop dalle leggende come Stevie Nicks e dalle star emergenti come Chappell Roan
Miley Cyrus: Chiunque con cui abbia parlato che è rimasto rilevante per 50 anni nella propria carriera, come Stevie Nicks o Elton John… Ricordo che quando ho stretto un rapporto con Stevie, forse dieci anni fa, le chiesi: “Cosa stai facendo oggi?” E lei: “Sto solo ascoltando musica nuova, cercando di restare aggiornata. Hai sentito questo, quello e quell’altro?” Una delle cose che mi disse – e forse è stato anche più di dieci anni fa – fu: “Harry Styles sta per pubblicare un disco nuovo molto buono.” Lei ascolta tutto prima ancora che esca. E mi diceva: “Lo conosci? Dovreste incontrarvi. State facendo la stessa cosa.” Lei è sempre sul pezzo, proprio come Dolly. Dolly vede Sabrina Carpenter e dice: “È bionda e porta i tacchi alti. Portamela qui. Voglio essere sulla canzone.” Vogliono essere celebrate, vogliono essere coinvolte. Ed è questo che fanno le leggende: restano aggiornate. Quindi chiunque non stia prestando attenzione alla musica pop, affina l’orecchio.
Zane Lowe: So che hai detto belle parole su Chappell. Ho passato un po’ di tempo con lei alla fine dell’anno scorso. Ho adorato ogni secondo passato con lei e la sua famiglia.
Miley Cyrus: Non riesco a credere a come canta dal vivo. E questa è la prova, il test del tempo. E c’è tanta pressione sulle performance dal vivo, ed è questo che mi ha scioccata. Ho pensato che Sabrina e Chappell, entrambe ai Grammy quest’anno, fossero performance canore incredibilmente professionali. E non sono il giudice di… non mi interessa nemmeno l’intonazione. Potevano anche essere stonate, non mi sarebbe importato se era dal cuore. Non è di questo che parlo. Parlo del fatto che… non so cosa fosse. Se fosse un unicorno, lei era lì sopra a cavalcare un unicorno ed era perfettamente intonata. E io lo applaudo perché so quanto coraggio ci vuole e so quanto i nervi possono interferire. E so che entrambe probabilmente stavano soffocando per la pressione. Eppure ce l’hanno fatta. E Sabrina a SNL50 mi ha sconvolta. Sono grandi fan e le sostengo fino in fondo.
Miley Cyrus racconta ad Apple Music di come la sua madrina Dolly Parton l'abbia ispirata nei brani “More to Lose” e “Every Girl You've Ever Loved” presenti nell'album ‘Something Beautiful’
Miley Cyrus: È decisamente una canzone speciale, e in realtà ho una storia divertente da raccontare su come è nata. Due Natali fa sono andata a trovare Dolly e le ho fatto ascoltare “Something Beautiful” dal mio telefono, che — ora che conosci la canzone — non è proprio il modo ideale per ascoltarla per la prima volta. Ma è così che l’ho fatto. Lei mi fa: "Ok, ho capito cosa stai facendo. Hai qualche hit?" E io: "In realtà sì." E lei: "Ah sì? Come si chiama?" E io non l’avevo ancora scritta. Ma ho detto: "Si chiama ‘More to Lose’."
Zane Lowe: Non l’avevi ancora scritta?
Miley Cyrus: No, non l’avevo ancora scritta, ma conoscevo il titolo, e ho detto: "Si chiama ‘More to Lose’." E ho aggiunto: "Te la mando." E lei: "Ne hai un'altra?" E io tipo...
Zane Lowe: Aspetta, aspetta, fermati un attimo. Questo è troppo interessante per passare oltre così. Sei con la tua madrina, che guarda caso è Dolly Parton, con cui ovviamente hai un rapporto molto intimo, siete famiglia. E si sa, se proprio devi raccontare una balla a qualcuno, puoi sempre provarci con la famiglia.
Miley Cyrus: A lei non era piaciuta neanche la mia “fase vacanze”. Diceva: "Tutti mi chiedono dove sei. E me lo sto chiedendo anch'io." Diceva: "Ogni giorno c'è solo una nuova foto tua in bikini, ma cosa farai davvero?" E io: "Beh, sto lavorando su qualcos'altro. Ho dei progetti in corso." E lei: "Non è così che si fa con un progetto." È venuta a prendermi a casa. Quindi sono stata 45 minuti intrappolata in macchina sulla strada per casa sua. Non potevo sfuggire al discorsone che mi ha fatto...
Zane Lowe: È partita in quarta?
Miley Cyrus: In quarta.
Zane Lowe: Amo il fatto che tu abbia pensato: “Sì, ne ho una che si chiama “More to Lose”. Te la mando quando è pronta.” Ma non l’avevi nemmeno scritta!
Miley Cyrus: Non l’avevo nemmeno scritta. Ho chiamato Michael Pollack, che è il mio partner nella scrittura dei brani, e gli ho detto: "Dobbiamo scrivere questa canzone." E lui: "Facciamolo." Aveva già iniziato un pezzo con un altro autore che io non conoscevo e che non avevo mai sentito. Ma mi fa: "È buffo, credo che una parte della melodia su cui sto lavorando potrebbe andare bene." E io: "Non so, ma le ho promesso che gliela mando, quindi dobbiamo scriverla il prima possibile." Così è nata. Sono tornata a casa per Natale, c’è stato Capodanno, e ci siamo messi a scriverla il 2 o il 3 gennaio. Ma mentre ero seduta con Dolly, lei fa: "Va bene, ‘More to Lose’, ottimo. Ne hai un’altra?" E io: "In realtà sì. E penso che adorerai il titolo." E nel frattempo nella mia testa pensavo: quali titoli ho già in mente? E le ho detto: "Ho una canzone che si chiama ‘Every Girl You've Ever Loved’, e sono sicura che ti piacerà tantissimo." Lei dice: "Adoro quel titolo. Dovrebbe essere tutto per te. Dovresti farci una linea di trucchi o qualcosa." E io: "Oh sì, certo, ci sto lavorando." Ma non avevo nemmeno scritto quella canzone! Quindi è davvero grazie a lei se queste due canzoni sono nate.
Miley Cyrus racconta ad Apple Music perché non fa più tour
Miley Cyrus: Tutte le cose che ho appena descritto sulla fisicità di ciò che faccio, l’atletismo, le sostanze chimiche che vengono prodotte nel corpo quando sei a quel livello di... di nuovo, abbiamo parlato dello stress — non è una cosa negativa, ma c’è comunque un certo livello di...
Zane Lowe: Sì, ma è comunque uno stress elevato.
Miley Cyrus: ...di stress elevato. E quindi, devo seguire certi protocolli che mi aiutano a... Di nuovo, abbiamo parlato della sobrietà. Per me è davvero fondamentale. E parte di questo significa mantenermi in equilibrio mentale, fisico, spirituale ed emotivo. E voglio sottolineare l’aspetto fisico, perché una performance dal vivo è estremamente faticosa a livello fisico. E c’è una cosa che volevo raccontarti: ho avuto un’edema di Reinke, che è qualcosa che viene definito come un abuso delle corde vocali. E avere ventun anni, stare sveglia a bere, fumare, fare festa dopo ogni concerto, di certo non aiuta. Ma nel mio caso, non è stata quella la causa. La mia voce è sempre stata così. Fa parte della mia anatomia unica, è così che sono fatta. Ho questo polipo molto grande su una delle corde vocali, che mi ha dato gran parte del tono e della texture che mi hanno resa ciò che sono — ma è estremamente difficile cantare con una condizione del genere. È come correre una maratona con dei pesi alle caviglie. Anche solo parlando, a volte, alla fine della giornata chiamo mia madre e lei mi dice: "Sembra che parli da una radio" Ed è così che capisce che sono davvero stanca, perché si crea quel tipico suono rauco da sforzo vocale estremo.
Quindi convivo con questa condizione, che è anche una benedizione, e che mi ha dato questa... Sai, quando cammino — durante il COVID, tutti questi personaggi famosi dicevano: "Non è fantastico il COVID? Puoi indossare la mascherina e nessuno ti riconosce."
Io non posso parlare. Appena entro in un supermercato, qualcuno dice: "La tua mascherina non funziona. So che sei tu." Potrei indossare cappello e occhiali da sole, e direbbero comunque: "So che sei tu." Quindi la mia voce è davvero unica per questo motivo. Ma sì, ho questo edema di Reinke e questo grande polipo sulle corde vocali, e non sono disposta a farmelo rimuovere chirurgicamente, perché c’è una reale probabilità di svegliarmi dall’intervento e non avere più la mia voce.
Zane Lowe: Che dicotomia interessante.
Miley Cyrus: Lo so. Sono davvero combattuta. In realtà è buffo che tu lo abbia tirato fuori — sei davvero sintonizzato con qualcosa che avevo già dentro di me. E sentivo davvero il bisogno di dirlo. Non ne parlo e, sinceramente, non ho mai avuto voglia di parlare di questa cosa, che è per me così preziosa e privata... ma è reale.
Miley Cyrus racconta ad Apple Music come Harrison Ford ha ispirato l'estetica visiva di ‘Something Beautiful’
Conosco Harrison Ford da parecchio tempo, semplicemente crescendo in Disney e frequentando gli stessi ambienti. E lui mi fa: "Allora, che stai facendo? Sei in studio a registrare un album o cosa?" E io: "Beh, ho un’idea." Gli ho detto: "In realtà ho creato qualcosa. Ho un PDF sul telefono che potrei mostrarti."
Così glielo mostro, e gli faccio vedere la mia idea di ‘Somewhere Beautiful’, che prevedeva esibirmi in tutte le foreste, alle piramidi, e in tutti questi posti. E lui fa: "Vuoi davvero andare in una foresta, montare tutto e fare cosa?" Tipo: "Ti porterai una troupe? Devi..." Dice: "Sembra costoso." E io sono tornata al trailer e ho detto: "Ragazzi, non ci esibiamo più nella foresta. Harrison Ford ha avuto un sacco di buon senso." Ecco perché voglio creare questo film: il film è il mio modo di fare tour. È per questo che lo porto nei cinema, perché è qualcosa che puoi guardare notte dopo notte dopo notte, e puoi scoprire cose, puoi sentirti parte di una performance — ma io non devo sfinirmi in quel modo.
Miley Cyrus racconta ad Apple Music il rispetto che ha per Beyoncé e come si senta un’artista diversa
Miley Cyrus: La rispetto davvero molto, per il modo in cui ha gestito tutto quanto. E penso che, di nuovo, abbiamo parlato di me e Björk e di quanto siamo diverse. Anche Beyoncé e io siamo molto diverse, nel tipo di fandom. Lei è Queen Bey. Ha questa presenza quasi da madre per il mondo intero. È una sensazione che un po’ si ha anche con Dolly.
Zane Lowe: È protettiva e gentile.
Miley Cyrus: Sì, esatto. Io invece mi sono sempre sentita più come un’amica per il mondo, che è molto diverso da una dea. Lei è una specie di regina. Non so, ho sempre percepito da lei un’energia molto materna verso il suo pubblico, mentre io penso di essere più come la tua amica, perché siamo cresciuti insieme. Questo è un cambiamento per il mio pubblico: sentire che non c’è più quell’accesso diretto che avevano una volta, ogni sera in TV. Perché quando eri piccolo, io ti accompagnavo nel sonno ogni sera. Guardavi Hannah Montana e mi sentivi tutto il giorno, se volevi ascoltare la mia musica. E c’era qualcosa di accessibile, perché ero in televisione, facevo tour — e anche l’epoca dei media era diversa.
Miley Cyrus racconta ad Apple Music cosa vuole che i fan ricevano dal suo album ‘Something Beautiful’
Voglio che la gente balli tra le file dei sedili. In tutte le mie linee temporali, in tutte le mie vite, vedo il pubblico unirsi a me — non solo come spettatori, ma come protagonisti del film insieme a me. Fanno parte di tutto questo. Stanno creando la realtà insieme a me. Spero ci sia un senso animalesco di fiducia e assenza di giudizio. E spero che il film venga visto, e che l’album venga ascoltato con molto più dei semplici cinque sensi.
Voglio che sia l’inizio di un sogno, ma che si espanda, si evolva e diventi il suono sacro di ‘Something Beautiful’. E ho finito per suonare alcune melodie — volevo che il “sound healing” fosse cucito senza soluzione di continuità in questo mondo di musica pop, che si trattasse di un antico gong o di un'elettronica da ballo, psichedelica, beat , melodie maestose, pezzi originali al pianoforte.
Voglio che tutte queste cose coesistano nello stesso spazio. E questo era, più o meno, quello che avevo scritto come mia idea.