Progetto di impianto fotovoltaico galleggiante nella laguna di Varano: il M5S chiede audizione in Commissione Ambiente


BARI - Il Movimento 5 Stelle solleva forti perplessità in merito al progetto di un impianto fotovoltaico galleggiante nella laguna di Varano, per il quale l’amministrazione comunale di Cagnano Varano ha recentemente rilasciato il nulla osta all’avvio della fase istruttoria da parte dell’Autorità Marittima di Manfredonia. Il progetto, che prevede l’occupazione di circa 400 ettari dello specchio d’acqua, ha già suscitato l’opposizione di operatori turistici locali, associazioni ambientaliste come il WWF, e delle comunità dei comuni limitrofi di Ischitella e Carpino.

Alla luce delle crescenti preoccupazioni, il M5S ha chiesto ufficialmente un’audizione in Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Puglia, coinvolgendo i sindaci di Cagnano Varano, Ischitella e Carpino, oltre a un rappresentante degli operatori turistici del lago di Varano.

“La decisione di dare parere favorevole all’avvio dell’istruttoria è stata presa senza un adeguato confronto con il territorio – ha dichiarato la consigliera regionale del M5S Rosa Barone – ed è fondamentale fare chiarezza. Non possiamo sottovalutare l’allarme lanciato da chi vive e lavora quotidianamente nella laguna, una delle aree naturalistiche più preziose della nostra regione”.

Barone sottolinea la necessità di avviare un confronto aperto e trasparente tra le istituzioni e i portatori di interesse locali: “Vogliamo capire le motivazioni dietro questa scelta e valutare attentamente i potenziali rischi per l’ecosistema e per il paesaggio. La laguna di Varano rappresenta un patrimonio ambientale e turistico che va tutelato. Serve un modello di sviluppo che valorizzi le vocazioni naturali del territorio, come l’acquacoltura, l’itticoltura e il pescaturismo, invece di calare dall’alto progetti industriali di dubbia compatibilità ambientale”.

La richiesta di audizione punta quindi a costruire un percorso partecipato, che metta al centro la sostenibilità e l’interesse collettivo, evitando decisioni affrettate e poco condivise su un’area così delicata e strategica.