Ruvo di Puglia, il 21 maggio l’inaugurazione della mostra “RiScoperte. Luci e ombre del collezionismo” nel Grottone di Palazzo Jatta


RUVO DI PUGLIA – Mercoledì 21 maggio 2025, alle ore 11:30, il Grottone di Palazzo Jatta a Ruvo di Puglia (Piazza Bovio) ospiterà l’inaugurazione della mostra “RiScoperte. Luci e ombre del collezionismo”, a cura di Filippo Demma e Francesco Longobardi. Un’esposizione che apre una riflessione profonda sul fenomeno del collezionismo archeologico, tra valorizzazione del patrimonio e attività illecite, attraverso il racconto di storie di oggetti perduti e poi recuperati.

L’allestimento ospita circa 200 reperti archeologici recuperati grazie all’attività investigativa e operativa del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, assegnati alla Regione Puglia in base alla loro presunta area di provenienza. Ad arricchire ulteriormente il percorso espositivo, dieci reperti provenienti dalla Basilicata, concessi grazie a una collaborazione tra le Direzioni regionali Musei nazionali delle due regioni.

Un evento di alto profilo culturale

All’inaugurazione interverranno:

  • Pasquale Roberto Chieco, Sindaco di Ruvo di Puglia

  • Andrea Jatta, Palazzo Jatta s.r.l.

  • Giovanna Cacudi, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari

  • Ten. Col. Diego Polio, Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

  • Filippo Demma, Delegato Direzione regionale Musei nazionali Basilicata

A moderare l’incontro sarà Francesco Longobardi, Delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia.

Le conclusioni saranno affidate a Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura (MiC).

Un viaggio tra recupero e memoria

La mostra “RiScoperte” non è solo un’esposizione di oggetti d’arte e frammenti di storia, ma anche un’occasione per riflettere sul valore della tutela del patrimonio culturale, sul ruolo delle istituzioni nella sua salvaguardia e sul confine sottile che separa la passione collezionistica dall’illegalità.

Grazie all’impegno congiunto di musei, forze dell’ordine e amministrazioni pubbliche, questi beni tornano oggi fruibili alla collettività, riscrivendo il proprio destino e riconnettendosi al territorio di origine.

L’evento rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione interistituzionale e una testimonianza concreta dell’efficacia delle politiche di contrasto al traffico illecito di beni culturali. Un appuntamento imperdibile per chiunque voglia riscoprire, con nuovi occhi, la bellezza e la fragilità del nostro passato.