San Girolamo, la Giunta approva la candidatura di un bene confiscato all’avviso regionale “Puglia Beni Comuni”


BARI –
La Giunta comunale ha approvato oggi, su proposta dell’assessore ai Controlli, alla Legalità, alla Trasparenza e all’Antimafia Sociale Nicola Grasso, la candidatura di un bene confiscato alla criminalità organizzata sito in lungomare IX Maggio 62, nel quartiere San Girolamo, all’avviso regionale “Puglia Beni Comuni”. L’iniziativa mira alla valorizzazione dei beni confiscati attraverso progetti di riuso sociale e culturale, in linea con il Programma Regionale Puglia FESR-FSE+ 2021-2027.

L’obiettivo dell’intervento è ambizioso e simbolico: trasformare la villa confiscata, mai riaperta al pubblico, in uno spazio culturale di prossimità pensato per il quartiere, mediante un percorso di co-progettazione partecipato da cittadine, cittadini e associazioni locali.

La misura regionale, com’è noto, è finalizzata alla realizzazione di spazi di comunità in immobili sottratti alle mafie, in cui offrire servizi pubblici inclusivi e accessibili, rispondendo ai bisogni di soggetti vulnerabili, bambini, donne, anziani e persone con disabilità, nel rispetto dei principi di uguaglianza e non discriminazione.

Se finanziato, il progetto potrà contare su un contributo massimo di un milione di euro, con cui l’amministrazione intende attivare iniziative orientate alla prevenzione e contrasto non repressivo della criminalità, promuovendo educazione alla legalità e responsabilità sociale.

L’iniziativa si inserisce in un percorso già avviato: lo scorso 12 maggio, infatti, la villa è stata aperta alla cittadinanza in occasione di un open day durante il quale è stato possibile visitare l’immobile, di circa 90 metri quadri con uno spazio esterno di 240 metri quadri. Il bene si trova in un’area strategica, nel cuore della riqualificazione urbana del waterfront di San Girolamo, fungendo da cerniera tra il lungomare e la zona di edilizia residenziale pubblica (ERP).

La delibera approvata oggi prevede anche l’autorizzazione alla predisposizione di un avviso pubblico, che sarà pubblicato domani, per selezionare il soggetto partner con cui co-progettare gli interventi di cittadinanza sociale a vocazione culturale.

Con questa candidatura vogliamo dare nuova vita a un bene confiscato alla mafia attraverso la partecipazione attiva della comunità – ha spiegato l’assessore Nicola Grasso –. Si tratta di un intervento fortemente simbolico e strategico: restituire alla collettività ciò che era stato sottratto, trasformando un luogo del crimine in un presidio di cultura e legalità. Durante l’open day sono emerse proposte molto interessanti che saranno tenute in considerazione nel bando di manifestazione d’interesse. Bari è anche questo: voglia di riscatto, spirito di comunità e amore per la città”.

Con questo intervento, il Comune di Bari conferma il suo impegno per rafforzare la fiducia nelle istituzioni, valorizzare la partecipazione civica e diffondere una cultura della legalità che abbia basi concrete, visibili e tangibili nei quartieri.