“Valori in musica”: al Teatro Petruzzelli di Bari il concerto per il 164° anniversario dell’Esercito Italiano a sostegno della Fondazione Umberto Veronesi ETS
BARI – Una serata all’insegna della musica, della solidarietà e della prevenzione oncologica ha animato ieri il prestigioso Teatro Petruzzelli di Bari con l’evento “Valori in musica”. Il concerto celebrativo, organizzato in occasione del 164° anniversario dell’Esercito Italiano, ha avuto come nobile scopo il sostegno alla Fondazione Umberto Veronesi ETS e, in particolare, al progetto Pink Ambassador.
L’iniziativa ha rappresentato un connubio tra arte, impegno civile e salute pubblica, con l’obiettivo di promuovere la raccolta fondi per le Pink Ambassador, il progetto che coinvolge donne che hanno superato un tumore femminile – al seno, all’utero o alle ovaie – e che, attraverso lo sport e la testimonianza, si fanno portavoce dell’importanza della prevenzione e della ricerca scientifica.
Oggi il gruppo conta oltre 1.000 donne in 22 città italiane, tra cui Bari, e si configura come una rete sempre più solida di supporto, condivisione e sensibilizzazione. Le Pink Ambassador testimoniano, con la propria esperienza, che dopo la malattia è possibile ritrovare la forza di vivere appieno e aiutare gli altri.
A condurre la serata è stato il celebre Michele Mirabella, che ha accompagnato il pubblico in un percorso emozionante tra musica e storie di resilienza. L’evento ha anche rappresentato l’inizio di una collaborazione ufficiale tra l’Esercito Italiano e la Fondazione Veronesi, che sarà sancita mercoledì 7 maggio a Roma con la firma di un Protocollo d’Intesa presso lo Stato Maggiore dell’Esercito.
«Desidero ringraziare sentitamente l’Esercito Italiano per aver voluto al proprio fianco Fondazione Umberto Veronesi in questa serata così speciale, dedicata alla musica, alla solidarietà, ma soprattutto alla ricerca oncologica e alla prevenzione», ha dichiarato Silvia Veronesi, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione. «Le Pink Ambassador sono donne straordinarie che hanno affrontato un tumore e che hanno scelto di mettersi in gioco per dimostrare che la vita dopo la malattia è possibile, e che la prevenzione passa anche da corretti stili di vita».
Una serata simbolo di impegno condiviso tra Istituzioni, cittadinanza e mondo scientifico, nel segno della speranza e del coraggio.