Volo Foggia-Monaco, FdI attacca: “Sconto solo per i foggiani? Emiliano e Piemontese facciano chiarezza”

BARI – È polemica sul volo Foggia-Monaco in vista della finale di Champions League: Fratelli d’Italia chiede spiegazioni al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e all’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, dopo un post apparso sui social in cui si fa riferimento a un presunto sconto del 50% sul biglietto aereo “grazie al sostegno della Regione Puglia”. Il beneficio, secondo FdI, sembrerebbe rivolto esclusivamente ai tifosi interisti foggiani.

“Se il post pubblicato dall’assessore Piemontese – dichiarano in una nota esponenti di Fratelli d’Italia – non è una semplice trovata elettorale, ma un reale contributo pubblico della Regione Puglia per favorire la trasferta dei tifosi interisti, allora deve valere per tutti i tifosi pugliesi, non solo per quelli della provincia di Foggia. I soldi dei pugliesi non possono essere usati per privilegiare una sola parte del territorio regionale.”

Il riferimento è a una comunicazione social in cui si promuove la possibilità di volare da Foggia a Monaco con un forte sconto in occasione dell’attesa finale di Champions League. Un messaggio che, secondo FdI, solleverebbe più di un dubbio sulla sua legittimità e finalità.

“Chiediamo trasparenza immediata – prosegue la nota –. Se si tratta di una promozione commerciale autonoma della compagnia aerea, Piemontese dovrebbe chiarirlo subito, per rispetto dei cittadini. Se invece si tratta di un sostegno economico diretto della Regione, allora deve valere per tutti, da Bari a Brindisi, senza favoritismi territoriali.”

“Emiliano e Piemontese – concludono – non solo dovrebbero chiarire, ma anche scusarsi se la vicenda dovesse rivelarsi un uso strumentale dell’informazione per fini politici in piena campagna elettorale. È inaccettabile utilizzare una passione sportiva così forte per fini propagandistici, prendendo in giro i tifosi pugliesi.”

Intanto, sui social il dibattito è acceso e non mancano le reazioni di tifosi delle altre province, che chiedono parità di trattamento.