All’hotel “La Terrazza”, una notte da “Diavoli Veri”: con Serginho e Sebastiano Rossi il Milan Club Margherita di Savoia fa il pieno di emozioni


NICOLA RICCHITELLI
- C’è chi racconta il Milan con le parole e chi lo fa col cuore, ma il Milan Club Margherita di Savoia è riuscito a farlo con entrambi, regalando ai tifosi della Sesta provincia pugliese – lo scorso 26 giugno – l’ennesima serata da annali del tifo rossonero. A fare da cornice all’evento straordinario, l’hotel “La Terrazza” di Barletta, che ha ospitato due vere leggende del Diavolo: Serginho e Sebastiano Rossi.

Una sala gremita, entusiasmo alle stelle e una regia impeccabile da parte degli organizzatori del Milan Club: è questo il riassunto di una serata nata per celebrare il Milan, ma diventata presto un abbraccio collettivo tra tifosi e storia. Dal primo minuto è emersa la qualità dell’organizzazione: accoglienza calorosa, scenografia rossonera, momenti emozionanti, memorabilia, e un rispetto assoluto per gli ospiti e per il pubblico.

Serginho, applaudito come ai tempi delle sue sgroppate sulla fascia, ha saputo fondere aneddoti e ironia. Quando ha ricordato lo storico 6‑0 nel derby contro l’Inter del 2001, l’atmosfera si è caricata di pura emozione. Con un sorriso, ha poi lanciato una frecciata scherzosa che ha fatto esplodere la sala in una risata fragorosa:

“Triplete? Di zero!”,
ha detto ridendo, in riferimento ironico ai trofei mancati dai rivali. Una battuta che è già diventata cult tra i presenti e sui social, rilanciata da La Voce Grossa in un video diventato virale.

Al suo fianco, Sebastiano Rossi, lo storico numero uno dell’epopea capitanata da Sacchi e Capello, ha raccontato episodi del passato con la calma di chi sa di aver fatto parte di un’era irripetibile:

“Il Milan non è solo una squadra, è una famiglia che attraversa le generazioni”,
ha detto, tra applausi e cori.

Il successo della serata è merito soprattutto dell’impegno e della dedizione del Milan Club Margherita di Savoia, ormai punto di riferimento per i tifosi della zona e non solo. La loro capacità di organizzare un evento di tale portata con passione, precisione e amore per i colori rossoneri è un esempio per tutti i club d’Italia.

Serate come questa dimostrano quanto il tifo possa essere cultura, appartenenza, memoria collettiva. E a Barletta, in una sera d’estate, tutto questo è diventato realtà.