Ballottaggio e referendum, affluenza in calo a Taranto e Massafra: meno votanti rispetto al primo turno
TARANTO – Cala ulteriormente la partecipazione al voto nei comuni della provincia di Taranto, secondo i primi dati ufficiali diffusi dalla Prefettura di Taranto in occasione del ballottaggio e del referendum in corso oggi. Alle ore 12, l’affluenza nel capoluogo ionico si attesta all’11,42%, segnando un calo di quasi due punti percentuali rispetto al primo turno dello scorso 25 maggio, quando si era registrato un dato già modesto dell’11,83%.
Il trend negativo è ancora più evidente a Massafra, dove l’affluenza si è fermata al 12,38%, in netta diminuzione rispetto al 16,72% registrato alla stessa ora nel primo turno. Un calo di oltre quattro punti percentuali che, se confermato nei prossimi rilevamenti, rappresenterebbe un segnale allarmante di disaffezione verso il voto da parte della popolazione.
Un clima di disinteresse?
Questi dati parziali confermano un clima di scarso coinvolgimento civico, già percepito nelle scorse settimane, nonostante l’importanza del voto odierno, chiamato a decidere la guida politica in comuni strategici e a pronunciarsi su tematiche referendarie di rilevanza nazionale.
Gli analisti locali parlano di una combinazione di fattori che potrebbe spiegare la scarsa affluenza: da un lato, una campagna elettorale poco sentita, priva di veri momenti di confronto pubblico tra i candidati; dall’altro, un generale scetticismo verso la politica istituzionale e un crescente distacco tra cittadini e amministrazioni.
Le sfide nei comuni interessati
A Taranto, la partita si gioca tra due candidati che al primo turno avevano raccolto consensi molto vicini, segno di un equilibrio politico delicato. Ma la bassa affluenza potrebbe stravolgere le previsioni, rendendo l’esito finale altamente incerto. In comuni strategici come Massafra, invece, il ballottaggio rappresenta una prova decisiva per coalizioni di centrodestra e centrosinistra, che si contendono la leadership amministrativa in uno scenario locale segnato da anni di alternanza e instabilità.
Prossimi aggiornamenti
Il prossimo dato ufficiale sull’affluenza è atteso per le ore 19, momento cruciale per comprendere se si assisterà a una ripresa della partecipazione nelle ore pomeridiane e serali, oppure se il trend negativo verrà confermato fino alla chiusura dei seggi prevista per le ore 23.
In ogni caso, il dato delle 12 già rappresenta un campanello d’allarme per le istituzioni e un punto di riflessione per le forze politiche: l’allontanamento dei cittadini dalle urne continua, e il rischio è che a decidere il futuro delle amministrazioni locali sia una minoranza sempre più esigua degli aventi diritto.