Bitetti: “Salario minimo a Taranto per tutelare la dignità del lavoro”


TARANTO – Il candidato sindaco del centrosinistra, Piero Bitetti, annuncia il proprio impegno per l’introduzione e la promozione del salario minimo nella città di Taranto, seguendo l’esempio di altri territori pugliesi – tra cui Noicattaro, Bari, Foggia e la stessa Regione Puglia – dove è stata già applicata una soglia minima di 9 euro l’ora per i lavoratori.

«Il salario minimo rappresenta un provvedimento di civiltà – dichiara Bitetti –. Serve a difendere la dignità di chi lavora e a contrastare fenomeni sempre più diffusi come il lavoro povero, sottopagato e precario. Taranto ha già pagato un prezzo altissimo sul piano sociale ed economico. Non possiamo più permetterci di restare indietro».

Bitetti precisa che, in caso di vittoria elettorale, la misura sarà applicata inizialmente almeno negli appalti pubblici di competenza comunale, considerandolo un primo passo concreto verso una città più equa e rispettosa dei diritti dei lavoratori.

Non manca una stoccata politica al centrodestra: «Mentre la Regione Puglia a guida centrosinistra ha lavorato concretamente per questa riforma di giustizia sociale, il centrodestra l’ha ostacolata, arrivando al punto che il Governo nazionale l’ha impugnata. Un atto che evidenzia un preoccupante distacco dalle esigenze reali del mondo del lavoro».

Il candidato sindaco ribadisce infine che il suo sarà un impegno chiaro e prioritario: «Taranto ha bisogno di un’amministrazione che scelga di stare dalla parte delle persone, non delle rendite o delle ambiguità. Il mio impegno per il salario minimo sarà concreto, istituzionale e costante».

Una proposta che, nel cuore di una città fragile e in trasformazione, potrebbe rappresentare un segnale forte di discontinuità e attenzione sociale.